sabato 21 marzo 2009

Romagnani lascia la Presidenza: i sentimenti ad sopra di tutto!

Il 21 marzo non è solo data dell'equinozio primaverile, chiamato anche giorno della Dea Luna, ma anche una giornata che mai avremmo pensato potesse essere importante e decisiva per il mondo del Toscana 2006 e chi ne ha condiviso e continua a farlo i momenti belli come quelli brutti.
Si chiude un vero e proprio pezzo di storia di una delle più rispettate ed amate squadre dell'MSP: da ieri, infatti, ufficialmente Romagnani non è più Presidente.
E' la decisione irrevocabile (quantomeno fino alla fine di quest'anno, poi staremo a vedere, anche se l'intenzione è finora contraria) del giovane massimo dirigente bianco-oro, presa al termine dell'ennesima, stressante e fiacchevole discussione di un venerdì tutt'altro che qualunque.
Ma lasciamo lo spazio alla conferenza stampa dell'ex Presidente Romagnani.
Da oggi sono ufficialmente solo un giocatore del Toscana 2006: dimetto i panni del factotum (quanto poi mi si addicesse quella parola non so). Ho contribuito in maniera determinante alla creazione di un'entità nella quale ho sempre creduto; ho sempre lottato con grande impegno e dedizione per costruire qualcosa di importante e per lasciare un scia indelebile addosso a chi indossa ed ha indossato questa maglia. Credo che nessuno possa immaginare come mi senta in questo momento e con quanta delusione e nostalgia lasci il ruolo presidenziale, che ritengo di aver onorato ogni giorno della mia carica. Dei tre anni a capo del Toscana 2006 non cancellerei nulla ed ho grande stima ed amore per il prodotto finito e la sua splendida avventura.
Sono contento di essermi guadagnato sul campo e fuori un rispetto ed un affetto da tifosi, giocatori e ambiente che mai avrei immaginato tale. Vi ringrazio di cuore. Tutti: dai ragazzi che hanno vestito questi colori a quelli che lo fanno, senza dimenticare il lavoro immenso delle mie aiutanti (Elena e Fosca) e chi è stato vicino alle sorti dei golds. Esorto ognuno a continuare a dimostrare l'amore e la passione che avete regalato in questi anni.
Dovete sapere che fare il Presidente è un ruolo non semplice, che comporta onori e lustro, ma molteplici sacrifici e responsabilità (sia di contenuto giuridico che umano): vuol dire soprattutto essere l'ultimo referente a cui rivolgersi quando qualcosa non va.
Ho grandissima considerazione del lavoro svolto da me medesimo e credo di aver impartito il giusto spirito. Sono orgoglioso del risultato ottenuto. Come un padre, che ha educato e visto crescere il figlio grazie ai suoi insegnamenti, piangendo, lo lascia libero di fare la strada che ritiene più opportuna, così abbandono le redini di questa realtà e spero che continui a volare ed inseguire il percorso verso il futuro: ora la società è grande e forte e può viaggiare benissimo sulle sue gambe. Lascio in eredità a chi mi sostituisce la passione, l'entusiasmo e il sacrificio e spero che siano ben riposti.
Molti si stanno chiedendo, in realtà, i motivi di questa scelta. Io volutamente li ho lasciati per ultimi perché credo che in questi giorni si sia dato fin troppo spazio a cose futili ed a polemiche sterili (e personali) e si sia perso di vista quello per cui abbiamo da sempre creduto e combattuto.
Ecco che la serie di motivazioni che potrei dare è abbastanza lunga, ma rischia di essere un'inutile elenco della spesa. Ritengo giusto però soddisfare, d'altro canto, la vostra curiosità.
Innanzitutto il nuovo progetto. Ho fin da subito manifestato alcune perplessità e non credo di vedermi in un ruolo di rappresentante di ciò che non mi rappresenta fino in fondo. In questi anni ho sempre messo la faccia ed i problemi del gruppo davanti ai problemi personali, ma non so se l'anno prossimo ne sarei capace.
In secondo luogo, la voglia che scema ogni giorno che passa, in quanto davanti agli occhi c'è un castello di sabbia costruito a ridosso del mare, costruito con tanto amore e non sopporto l'idea di vederlo distrutto dalla prima onda che presto arriverà ad avvilupparlo.
Come non parlare poi di questo blog, da tutti considerato un orgoglio di quest'anno, un'innovazione pazzesca e un modo per farci conoscere ed apprezzare come squadra, divenuto teatro di insignificanti commenti e inutili querelle ed invettive. Trovo spunto dal giusto e sensato commento rilasciato a margine della discussione tra i due contendenti: le persone che entravano nel nostro sito per leggere di sport, passare qualche momento frivolo e leggero, magari a gustarsi commenti, interviste e voti, ora si trovano davanti ad un Novella 2000 che non è consono assolutamente al blog.
Ma, a dire il vero, sarei passato sopra a tutte queste cose, ma come passare sopra a quello che è successo in questo periodo ed in particolare in queste due serate. Oltre ad una carica importante sono prima di tutto una persona, che soffre a vedere due amici, con i quali ha condiviso due anni meravigliosi di scherzi e complicità, litigare e cercare di tutto per non venirsi minimamente incontro. Rimprovero ad entrambi, ovviamente, la mancanza di spirito compromissorio e in questa ironica lotta "Rimango io se va via lui!" come avrei potuto io scegliere? Avrei potuto fare una scelta per l'uno o per l'altro, ma il rischio di perdere l'amicizia di entrambi mi attediava. Così ho deciso di farmi da parte io, di sacrificare tutto per il grande affetto che provo per queste due persone. Anche perchè, per quanto grande possa essere l'amore che provo per la squadra e il mio lavoro, non potrà mai essere paragonato all'attaccamento che ho per quelli che desidero rimagano miei amici. Ora il mio compito è quello di tenermi tutto ciò stretto e mi auguro di essere in grado di non fallire questo mio più grande obiettivo.

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