lunedì 22 marzo 2010

Amore, bugie e calcetto: lettera aperta di capitan Vannucchi

Mi è capitato ieri sera di vedere un film con Bisio, dove un gruppo di amici aspetta con impazienza il momento della partita.
Anche il nostro Toscana 2006 era questo, e spiace pensare che la voglia e la passione si siano smarrite per strada.
Quando abbiamo iniziato questa avventura forse non credevamo di raggiungere i traguardi che abbiamo raggiunto, come una finale di C2, che sarà l'ultima serie, ma che nel nostro cuore valeva come una finale di champions.
Quest'anno gli impegni, gli acciacchi, le diverse visioni di come le cose sarebbero dovute andare e di come sono andate, hanno preso il sopravvento. Ma mi piace credere che sia possibile superare questo momento, insieme, con l'amicizia che da sempre ci lega.
Certo era impensabile una stagione come quella che siamo costretti a vivere: dopo un'estate di malumori, a Settembre sembrava che le cose si fossero sistemate, ma purtroppo certe persone ci hanno deluso. Mi metto per primo in questa lista, perchè tra le cose che ho avuto da fare e soprattutto gli acciacchi, mi è rimasto difficile rispettare il mio ruolo, come dimostra il fatto che le ultime partite sono rimasto seduto in panchina a vedere i miei amici combattere. Mi dispiace se questo è accaduto, ed al di là di quest'anca che non mi lascia in pace ormai da Gennaio, me ne assumo le responsabilità, anche se ritengo di non essere il solo colpevole per come la mia situazione personale si è evoluta, anche a causa dell'assenza di comunicazione e filtro con persone a cui in primo luogo voglio bene.
Cerchiamo di non pensare a chi ancor più di me ha deluso e proviamo ad andare avanti insieme, per salvare quel poco che ancora è rimasto, grazie all'impegno di chi quest'anno è stato sempre presente, Oliverio A. e Bianchi ancor prima di Romagnani.
Proviamo a camminare con Oliverio S. , con Gesmundo, con Rainone e con Gheri e non recriminiamo per le assenze, anche se risulta difficile quando negli spogliatoi ci ritroviamo in 5 per il calcio d'inizio. Ottimizzando i part time e soprattutto ritrovando una serenità di fondo, parlando, e risolvendo gli attuali problemi, possiamo riuscire a salvare questa stagione.
Questo è quello che auguro al mio Toscana 2006.
Christian