lunedì 30 marzo 2009

Conferenza Live. I mille volti di Santopietro, neo acquisto del Toscana 2006

Non solo Parisi. I nostri inviati erano scatenati venerdì sera. Così è stato bloccato Santopietro, appena sbarcato in casa Toscana 2006, che ci ha gentilmente dedicato alcuni minuti per rispondere ad alcune domande, utili per conoscerlo un po' meglio.
D - Buonasera e benvenuto Santopietro... Primo acquisito ufficiale del Toscana, come si sente?
R - Buonasera a tutti e grazie per l'accoglienza. Eh già: primo acquisito ufficiale. Sono contento perchè credo in questo progetto e sono convinto della serietà delle persone con cui lavorerò. E poi ringrazio per l'affetto dei tifosi, spero di ripagarli in campo.
D - Se la sente di descriversi come giocatore?
R - Sono un laterale destro, con spiccate doti offensive e buon senso del gol.
D - Il progetto Toscana 2006 è un buono e stabile progetto?
R - Il progetto prevede l'acquisto da altri giocatori. I giocatori attualmente in rosa sono validi; se ad essi si aggiungono 2-3 innesti di esperienza e qualità, possiamo essere competitivi.
D - Cosa non va del nuovo progetto? E tutto rosa e fiori o ancora mancano gli ultimi ritocchi?
R - Cambierei l'allenatore (scherza...). Grosse lacune e problemi non ce ne dovrebbero essere: parlo da un punto di vista tecnico. Da un punto di vista gestionale, manca la figura presidenziale, già però designata.
D - Che rapporto ha con il mister?
R - Buonissimo. Con Gianluca ho trascorso un anno meraviglioso con la stessa maglia ed abbiamo vissuti momenti indimenticabili. L'amicizia che ci lega è forte e questo per me è importante perchè sento meno le difficoltà di ambientamento e so della fiducia in me riposta. L'allenatore è persona competente e navigata nel settore. Da giocatore, Parisi è un eccellente assistman.
D - Se la sente di promettere qualcosa all'ambiente?
R - Prometto di essere disponibile e di impegnarmi sempre per questi colori e per far capire a tutti che l'acquisto fatto e la fiducia regalatami non sono invane. Sarò d'accordo con le scelte del mister. Ho un sogno: lottare e vincere la classifica cannonieri. Ed io sono uno a cui le sfide piacciono da morire.
Di poche ma efficaci parole il neo acquisto Santopietro. Auguriamoci che quanto detto si realizzi: d'altronde, una promessa è una promessa.

Conferenza Live. Parisi: Umiltà e consapevolezza, le armi per diventare grandi!

Il nostro giornale raggiunge un traguardo importante (200 blog), ringraziando di cuore tutti coloro che ne sono appassionati e seguono con grande dedizione e cura i passaggi della squadra bianco-oro e del campionato di serie C1 dell'MSP.
Significativo e estremamente di impatto è il fatto che vogliamo tornare alla Conferenza Live, dopo alcuni giorni di silenzio di giocatori e staff.
Venerdì sera, infatti, ha parlato mister Parisi, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione tecnico-societaria del Toscana 2006. Lasciamo quindi spazio alle parole dell'allenatore.
D - Buonasera Parisi e complimenti per la vittoria. Vendetta dolce vendetta?
R - Buonasera a voi e grazie per i complimenti. Non voglio parlare di vendetta: rispetto a quella d'andata è stata una gara molto diversa. Sicuramente siamo stati più convinti e lucidi, ma l'assenza di Palmese e dell'abilissimo portiere Aufiero è stata determinante. La partita è stata da noi ben interpretata e giocata con discreta scioltezza, ma abbiamo commesso alcuni errori di troppo e ci siamo rilassati due volte, correndo il rischio di rovinare tutto quanto costruito sapientemente. Vorrei la concentrazione da parte di tutti per 40 minuti.
D - A che punto sono i suoi giocatori fisicamente?
R - Ho visto un Greco in forma ottimale, un Bianchi eccellente da un punto di vista fisico, con un ruolo che oramai interpreta al meglio; Norelli, Luchetti, Rainone standard. Vannucchi è apparso un po' appannato e so che può fare meglio. L'unico di cui mi lamento sono proprio io.
D - Ritiene che l'attuale posizione in classifica rispecchi le reali potenzialità della vostra squadra?
R - Come già più volte detto, siamo una giovane e nuova realtà, piena di nuovi elementi e abbiamo pagato i cambiamenti. Recrimino per le potenzialità, che ritengo essere minimo da sesto posto. L'anno dei mutamenti è però passato: l'anno prossimo voglio la consapevolezza di noi stessi e della nostra forza.
D - Andiamo al futuro: cosa ci può dire sul progetto?
R - Innanzitutto il futuro passa dal reintegro a tempo pieno di Romagnani come Presidente. La nostra arma in più saranno i giovani promettenti (confermati) e due o tre ragazzi (nuovi) di esperienza per creare un mix micidiale.
D - Quindi tutti presenti?
R - Per rispondere completamente a questa domanda ci vorrebbe il Presidente... Ai nuovi ci tengo, sono cari amici e brave persone: in campo, poi, sono due veri e propri cavalli di razza.
D - Dispiace tornare ai soliti discorsi, ma la cronaca è fatta per essere commentata: della litigata tra Oliverio e Vannucchi che ci dice? Cosa l'ha ferita maggiormente?
R - Vedere due amici litigare e ledere il valore primario dell'amicizia.
D - Cosa avrebbe fatto nei panni di entrambi e del presidente?
R - Non è semplice rispondere a questa domanda, bisognerebbe vivere le situazioni. Certamente il presidente è stato messo alle strette ed io avrei fatto la stessa cosa. Per quanto riguarda i due ragazzi, c'è stato un errore da parte di entrambi, ma credo e spero che vi siano margini di chiarimento e di appianamento della situazione.
D - Un'ultima domanda-curiosità: alcuni giornali nazionali la indicano fortemente come sostituto di Romagnani sulla poltrona presidenziale. E' nell'aria una salto di organigramma per Parisi?
R - Mi viene da ridere: di presidente ce ne è uno solo! Io sono e sarò solo allenatore (ed ovviamente giocatore).
Ringraziamo pertanto il mister del Toscana 2006 per la saggezza e la chiarezza delle sue dichiarazioni.

venerdì 27 marzo 2009

Voti gara contro Atl. Maracanà: il trio delle meraviglie Gr-Ra-Lu

VANNUCCHI 5,5 - Non è ancora guarito dal male che lo inqiueta e la fortuna non lo aiuta quando la palla ballonzola sulla linea (o la supera?) portando gli avversari in vantaggio. Non gli vengono le cose come vorrebbe ed è ottimo sotanto nelle uscite. Solo nel finale compie un intervento di rara bellezza: urlo nel silenzio del deserto. CONVALESCENTE

BIANCHI 7,5 - Quando venne improvvisato al centro della difesa, gli ricordavano Cannavaro; ad oggi al difensore napoletano ai margini delle merengues, ricordano "Sponco". Si sente ormai a suo agio in quel ruolo e chiude ogni varco agli avversari. Un'unica sbavatura che gli costa mezzo punto. Ha chiesto se rientra nei piani della società ed ha dimostrato di avere le carte giuste per giocarsi la partita fino in fondo. ALL INN

NORELLI 6,5 - La continuità con cui il n. 11 corre sulla destra è impressionante. Una stagione contornata da gol, belle azioni e recuperi importanti. Nella scacchiera bianco-oro è una pedina fondamentale, che non solo percorre km sulla destra ma è anche capace di arroccare. Sarà uno dei pilastri della prossima stagione. TORRE

PARISI 6 - Dal '37 in poi sembra Zidane, di cui porta il numero 21 sulla schiena. Prima soltanto il mister, che non dalla panchina ma da dentro il terreno di gioco, gestisce i suoi ragazzi e perde così tante energie nel farlo da non riuscire ad avere l'ultimo tocco smarcante ed il dribbling ubriacante. Ma al Toscana è utile così. SAPIENZA GESTIONALE

LUCHETTI 6,5 - 1)Arriva tardi e stanco. 2) Non gioca nel ruolo di centro-attacco che gli piace ricoprire. 3) E' costretto a cercare lo scambio. Questi tre elementi lo fanno entrare in partita soltanto nella ripresa. Segna tre gol di pregevole fattura, ma piace di più, per una volta, quando fraseggia con gli altri due lati del triangolo delle meraviglie. IPOTENUSA

RAINONE 7 - Una stagione strana quella del bomber: con il Crazy, dirottato a fare gioco, spesso stenta, ma quando torna con i suoi vecchi compagni, torna al gol con estrema facilità. Gioca convinto delle proprie capacità e questo lo aiuta molto. 83 gol parlano da soli... AIRONE

GRECO 7 - Nel primo tempo entra e dà una svolta alla partita, facendo le cose semplici ed essenziali del gioco del calcio, smarcandosi, appoggiando rasoterra e creando spazi. Dispiace soltanto che sotto-porta ancora non abbia la lucidità del bomber di razza. Agisce più da perno di smistamento, che da rapace, ma con una zampata trova anche la gioia personale. AQUILOTTO

Toscana 2006 - Atl. Maracanà 9 - 5 I primi tre punti per il presidente!

formazione: Vannucchi, Bianchi, Norelli, Parisi, Luchetti, Rainone, Greco

marcatori: 3 Luchetti, 3 Rainone, Greco, Norelli, Bianchi

Dopo il caos societario che ha determinato le dimissioni del presidente, la maggiore preoccupazione era che la squadra ne risentisse a livello di risultati. Invece ieri sera il forgiato gruppo bianco-oro ha reagito al difficile momento con una vittoria ottenuta in scioltezza e con un coro unico: Romagnani presidente.
Si sa, l'Atl. Maracanà senza Palmese è altra cosa. Ai bianco-azzurri mancava inoltre un'altra pedina fondamentale, il portiere Aufiero, protagonista nella vittoria ottenuta nel girone d'andata.
Con queste premesse, la sorpresa sarebbe stata se il Toscana non fosse riuscito ad ottenere la vittoria e per alcuni tratti della partita il rischio c'è stato, qundo avanti 4-1, i bianco-oro si sono fatti rimontare fino a portare il parziale a +1. Queste disattenzione non dovranno capitare nell'ultima parte di stagione, nei play-out che tutti aspettano per vedere dove gli uomini di mister Parisi avranno la capcità di arrivare.
Poc'altro la partita ha da raccontare se non il clima sereno in cui si è svolta una delle classiche del torneo Msp, esempio di fair-play e di spirito sportivo.

giovedì 26 marzo 2009

Convocazioni gara vs. Atletico Maracanà

Un inusuale ritardo nella pubblicazione delle convocazioni, dovuto ai tanti indisponibili che affliggono il team bianco-oro. Con Romagnani e Vignali influenzati e con Parisi che dovrà provare nel riscaldamento, i prescelti per la classica con l'Atl. Maracanà, sono:
- Vannucchi
- Bianchi
- Norelli
- Luchetti
- Parisi
- Rainone
- Greco
La convocazione è per le ore 22.10 ai campi di Montale.

martedì 24 marzo 2009

Romagnani tra vecchi ricordi e nuovi programmi: Caccia ai play off

A distanza di nemmeno un giorno dall'articolo di ieri ed a due giorni dalla delicatissimo scontro diretto con il Maracanà, interviene in un'ampia e ricca intervista il giocatore Romagnani, che parla del passato, del presente, ma soprattuto di futuro.
Il silenzio di questi giorni da parte dell'intero gruppo, con qualche elemento che si è rifiutato (precisiamo per motivi personali, non di astio o altro) di relazionare con noi è stato rotto dal biondo centrocampista veterano della squadra.
D - Buonasera Romagnani, da dove vogliamo partire? Cosa ci dice di quanto successo in questi giorni?
R - Buonasera a tutti: contrariamente a quanto fanno solitamente i miei colleghi in giro per il mondo voglio spendere due parole su tutto quanto è accaduto. Sono realmente deluso per quanto è successo, anche perchè i protagonista di questa spiacevole vicenda sono persone care e vicine a me da tempo. Abbiamo condiviso momenti magici, ricordo il quarto posto, ma ci siamo fatti forza anche nei periodi bui, rinsaldando quell'amicizia che avrei voluto non finisse mai.
D - Che ripercussioni avrà quanto accaduto?
R - Beh questo non glielo so dire! Sono convinto che tutti sappiano ciò che continua ad essere il loro dovere; anzi ora più che mai...
D - Anche se la testa potrebbe non essere propriamente sul campo...
R - Ci impegneremo per vincere questo derby, perché, dopo quanto successo, i tifosi e l'ambiente merita un po' di serenità. E sappiamo tutti quanto una vittoria spesso sia la miglior cura per alleviare i mali peggiori.
D - Veniamo ai vostri avversari: il Maracanà ha iniziato il campionato con un progetto e delle ambizioni rilevanti (ricordiamo la vittoria contro Drinking Team e altre belle prove), poi la fase calante. Secondo lei quali sono i motivi?
R - La parabola degli uomini di Palmese è stata discendente e di questo mi sorprendo molto: i risultati parlano di una società in difficoltà di punti e di gioco. Sebbene sia una squadra con cui la rivalità è da sempre sentita, nutro forte stima e rispetto nei confronti del responsabile Palmese e degli atleti e sono sicuro che le prerogative per fare dei buoni play out ci sono tutte.
D - C'è chi parla di una stagione speculare di queste due compagini: chi è andato meglio e perché?
R - A mio avviso, la nostra stagione poteva essere migliore, ma non è affatto da buttare: abbiamo avuto molti problemi societari; dal punto di vista tattico ed organizzativo, abbiamo pagato i nuovi arrivi ed un assembramento non ancora perfettamente riuscito e rodato. Data la posizione in classifica e tutte queste attenuanti direi la nostra stagione è stata più esaltante.
D - Dove volete arrivare quest'anno?
R - Spero di scalare almeno un'altra posizione e sono certo di fare degli ottimi play out: diciamo che il sogno è quello di ripetere le gesta del primo anno.
D - Cosa ha in più questa squadra rispetto a quella storica e cosa ha in meno?
R - L'elenco potrebbe essere molto lungo; ne scelgo una su tutte. La cosa che rimpiango rispetto agli anni passati è la coesione e l'alto gradimento nel condividere la stessa esperienza con eguali sentimenti. La cosa che ci rende superiori è sicuramente la capacità tecnica di alcuni nuovi elementi.
D - Sappiamo del suo grande legame con la tifoseria, quale è il suo rapporto con i compagni e con il mister?
R - Dopo qualche scambio di vedute differenti, il mio attuale rapporto con Parisi è ottimo. A volte, stento ancora a capire quale sia il mio ruolo e cosa l'allenatore richieda da me, ma so di essere molto considerato all'interno del gruppo. Con i compagni il clima è disteso e mi trovo veramente bene con tutti.
D - Veniamo al futuro: chi sarà la rivelazione del prossimo anno?
R - Luchetti può fare ancora meglio di quest'anno e Norelli ha ampi margini di miglioramento. Vannucchi, se ritrova la serenità e la continuità, è uno dei più bravi portieri di categoria.
D - Progetti per l'anno prossimo: in casa toscana si sente parlare di progetti futuri, senza però averne un inquadramento preciso. Si tratta di una nuova entità? Novità?
R - Sono aspetti societari che preferisco non commentare. Quando ci sarà qualcosa di definito, sarete i primi ad averne notizia...
D - Lei farà parte di questo progetto?
R - La mia concentrazione è tutta completamente rivolta a finire al meglio questa stagione, a migliorare il mio score e a portare la mia esperienza e il mio sacrificio al servizio della squadra come ho sempre fatto.
D - Non ci ha risposto alla domanda...
R - L'unica cosa che le posso dire sul mio futuro è questa: il mio contratto scade a luglio, poi valuterò. Parlerò con la società e mi auspico di arrivare ad un accordo... Del resto, credo di aver dimostrato sempre l'amore che provo per la mia gente e questi colori.

lunedì 23 marzo 2009

Vincere per tornare a parlare di calcio

In una momento societario delicatissimo, in cui urge stabilità e prese di posizioni importanti, l'ambiente bianco-oro si chiude nel bunker e si allena in silenzio.
In casa toscana si desidera chiudere la stagione, alquanto travagliata al meglio, per poter ripartire con un nuovo progetto, intriso di fascino e di spunti ambiziosi.
Ma in questo periodo, dove a prendere banco sono state più le polemiche e gli scontri, che hanno portato alle dimissioni presidenziali, i componenti della squadra non hanno evidentemente molta voglia di intervenire nell'acceso dibattito, quasi a voler dimostrare la loro professionalità in una vicenda che li vede comparse o al più attori non protagonisti.
Ecco quindi spiegata la scarsa disponibilità di ognuno a rispondere alle domande della redazione che lavora, manchevole di dati su cui poter valutare. Anche perchè a breve si torna al calcio giocato, al prato verde; mille domande stanno abitando la nostra mente: se e quali saranno le conseguenze dei fatti accaduti? I giocatori risentiranno dei diverbi oppure svuoteranno la mente e penseranno solo a vincere? Quanto peserà il risultato, positivo o negativo che sia? Qual è la posizione del mister al riguardo di tutta la vicenda?
Andiamo innanzitutto con le certezze: con la sconfitta rimediata contro Figline, queste tre partite che restano da disputare sono più importanti per trovare una quadratura in vista dell'anno prossimo, che non tanto per rinsaldare la posizione in classifica: La coscienza ci suggerisce di dire però che una vittoria adesso sarebbe salutare anche per l'immediato e distenderebbe i volti scuri dentro e fuori dal terreno di gioco.
Sorte a dir poco maligna (o forse benigna!) ha voluto mettere contro i golds ancora il Maracanà, l'altro delicato derby molto sentito da entrambe le parti.
La malignità sta nella trappola che i golds devono essere in grado di evitare e nel baratro in cui potrebbero cadere in caso di esito negativo della sfida.
La squadra di Palmese sta attraversando un periodo nero, caratterizzato da sconfitte e brutte figure poco degne della discreta capacità dei singoli giocatori. Insomma, da un punto di vista fisico e tattico, i nostri avversari sono in crisi già da tempo e quindi desiderosi di fare la partita della vita. Gli assalti del rinato Forno Fioravanti fanno paura all'Atletico che vuole in tutti i modi difendere la propria posizione in classifica e forse sperare in un clamoroso recupero nei confronti dello stesso Toscana 2006. Il calendario delle due squadre appare speculare: non troppo complicato; certo i vari punti di vantaggio dei golds devono essere amministrati al meglio.
C'è poi l'urgente bisogno di vendicare una cocente sconfitta, quale quella rifilata all'andata: senza dubbio, è stata la partita più brutta giocata dai ragazzi di Parisi, con un Palmese in veste di bomber e fuoriclasse.
Ed è forse riassaporando i vecchi sapori del passato, dei vezzi e dei sollazzi, che Vannucchi ed i suoi potrebbero colorare il presente grigio di questi dì, usando le tinte indelebili della compattezza di squadra e della maturità.
Per poter finalmente ritornare a sorridere ed a parlare di calcio...

sabato 21 marzo 2009

La parola al consigliere Vannucchi


Aveva promesso una conferenza stampa e dopo le dimissioni del presidente non poteva in alcun modo sottrarvisi. Ecco le parole del n. 12 bianco-oro:
"Mi trovo qui davanti a voi a parlare nel giorno più doloroso della storia del Toscana. Voglio per prima cosa dire quanto abbia provato a far cambiare idea al presidente, ma anche di come la sua scelta sia fondata. Non sto a ribadire sui motivi, ma la spilla qui di fianco può riassumere quello che sarà il mio compito da qui a Settembre: convincerlo a ricoprire il ruolo che gli spetta, nella squadra che ha fondato e che sono sicuro guiderà il prossimo anno. Se adesso non se l'è sentita, lo capisco, ma rimane comunque il principale punto di riferimento per ognuno di noi. Ed è già pronta una petizione per farlo tornare al suo posto. In ordine all'attuale momento societario, poichè unico consigliere attualmente in carica, ricopro la posizione di reggente. Nessun cambiamento, nessuna rivoluzione: si continuerà nel segno di Ronagnani in attesa del suo ritorno.
Quanto alla mia posizione da calciatore, resto.
Le ultime parole le riservo ad Olivero Antonio: voglio innanzitutto dirgli che mi dispiace per quello che sta accadendo e che i toni da parte di entrambi sarebbero dovuti essere più bassi; sarebbe bastato un comportamento meno arrogante e delle scuse, ma la vita non finisce oggi e spero un giorno ci chiariremo e ci perdoneremo reciprocamente. Dagli errori non si può che imparare ".

Comuicato ufficiale

Con grande stupore e rammarico, la società Toscana 2006, annuncia le dimissioni del presidente Romagnani. Si ringrazia il primo presidente della società per il lavoro, la serietà e l'impegno che hano caratterizzato il suo lavoro e con l'augurio che possa tornare a ricoprire l'incarico in un prossimo futuro.
La carica rimarrà attualmente vacante.

Romagnani lascia la Presidenza: i sentimenti ad sopra di tutto!

Il 21 marzo non è solo data dell'equinozio primaverile, chiamato anche giorno della Dea Luna, ma anche una giornata che mai avremmo pensato potesse essere importante e decisiva per il mondo del Toscana 2006 e chi ne ha condiviso e continua a farlo i momenti belli come quelli brutti.
Si chiude un vero e proprio pezzo di storia di una delle più rispettate ed amate squadre dell'MSP: da ieri, infatti, ufficialmente Romagnani non è più Presidente.
E' la decisione irrevocabile (quantomeno fino alla fine di quest'anno, poi staremo a vedere, anche se l'intenzione è finora contraria) del giovane massimo dirigente bianco-oro, presa al termine dell'ennesima, stressante e fiacchevole discussione di un venerdì tutt'altro che qualunque.
Ma lasciamo lo spazio alla conferenza stampa dell'ex Presidente Romagnani.
Da oggi sono ufficialmente solo un giocatore del Toscana 2006: dimetto i panni del factotum (quanto poi mi si addicesse quella parola non so). Ho contribuito in maniera determinante alla creazione di un'entità nella quale ho sempre creduto; ho sempre lottato con grande impegno e dedizione per costruire qualcosa di importante e per lasciare un scia indelebile addosso a chi indossa ed ha indossato questa maglia. Credo che nessuno possa immaginare come mi senta in questo momento e con quanta delusione e nostalgia lasci il ruolo presidenziale, che ritengo di aver onorato ogni giorno della mia carica. Dei tre anni a capo del Toscana 2006 non cancellerei nulla ed ho grande stima ed amore per il prodotto finito e la sua splendida avventura.
Sono contento di essermi guadagnato sul campo e fuori un rispetto ed un affetto da tifosi, giocatori e ambiente che mai avrei immaginato tale. Vi ringrazio di cuore. Tutti: dai ragazzi che hanno vestito questi colori a quelli che lo fanno, senza dimenticare il lavoro immenso delle mie aiutanti (Elena e Fosca) e chi è stato vicino alle sorti dei golds. Esorto ognuno a continuare a dimostrare l'amore e la passione che avete regalato in questi anni.
Dovete sapere che fare il Presidente è un ruolo non semplice, che comporta onori e lustro, ma molteplici sacrifici e responsabilità (sia di contenuto giuridico che umano): vuol dire soprattutto essere l'ultimo referente a cui rivolgersi quando qualcosa non va.
Ho grandissima considerazione del lavoro svolto da me medesimo e credo di aver impartito il giusto spirito. Sono orgoglioso del risultato ottenuto. Come un padre, che ha educato e visto crescere il figlio grazie ai suoi insegnamenti, piangendo, lo lascia libero di fare la strada che ritiene più opportuna, così abbandono le redini di questa realtà e spero che continui a volare ed inseguire il percorso verso il futuro: ora la società è grande e forte e può viaggiare benissimo sulle sue gambe. Lascio in eredità a chi mi sostituisce la passione, l'entusiasmo e il sacrificio e spero che siano ben riposti.
Molti si stanno chiedendo, in realtà, i motivi di questa scelta. Io volutamente li ho lasciati per ultimi perché credo che in questi giorni si sia dato fin troppo spazio a cose futili ed a polemiche sterili (e personali) e si sia perso di vista quello per cui abbiamo da sempre creduto e combattuto.
Ecco che la serie di motivazioni che potrei dare è abbastanza lunga, ma rischia di essere un'inutile elenco della spesa. Ritengo giusto però soddisfare, d'altro canto, la vostra curiosità.
Innanzitutto il nuovo progetto. Ho fin da subito manifestato alcune perplessità e non credo di vedermi in un ruolo di rappresentante di ciò che non mi rappresenta fino in fondo. In questi anni ho sempre messo la faccia ed i problemi del gruppo davanti ai problemi personali, ma non so se l'anno prossimo ne sarei capace.
In secondo luogo, la voglia che scema ogni giorno che passa, in quanto davanti agli occhi c'è un castello di sabbia costruito a ridosso del mare, costruito con tanto amore e non sopporto l'idea di vederlo distrutto dalla prima onda che presto arriverà ad avvilupparlo.
Come non parlare poi di questo blog, da tutti considerato un orgoglio di quest'anno, un'innovazione pazzesca e un modo per farci conoscere ed apprezzare come squadra, divenuto teatro di insignificanti commenti e inutili querelle ed invettive. Trovo spunto dal giusto e sensato commento rilasciato a margine della discussione tra i due contendenti: le persone che entravano nel nostro sito per leggere di sport, passare qualche momento frivolo e leggero, magari a gustarsi commenti, interviste e voti, ora si trovano davanti ad un Novella 2000 che non è consono assolutamente al blog.
Ma, a dire il vero, sarei passato sopra a tutte queste cose, ma come passare sopra a quello che è successo in questo periodo ed in particolare in queste due serate. Oltre ad una carica importante sono prima di tutto una persona, che soffre a vedere due amici, con i quali ha condiviso due anni meravigliosi di scherzi e complicità, litigare e cercare di tutto per non venirsi minimamente incontro. Rimprovero ad entrambi, ovviamente, la mancanza di spirito compromissorio e in questa ironica lotta "Rimango io se va via lui!" come avrei potuto io scegliere? Avrei potuto fare una scelta per l'uno o per l'altro, ma il rischio di perdere l'amicizia di entrambi mi attediava. Così ho deciso di farmi da parte io, di sacrificare tutto per il grande affetto che provo per queste due persone. Anche perchè, per quanto grande possa essere l'amore che provo per la squadra e il mio lavoro, non potrà mai essere paragonato all'attaccamento che ho per quelli che desidero rimagano miei amici. Ora il mio compito è quello di tenermi tutto ciò stretto e mi auguro di essere in grado di non fallire questo mio più grande obiettivo.

venerdì 20 marzo 2009

Dubbi, incertezze, desideri, speranze...



Nonostante le telecamere Rai per il collegamento con "Anno zero", non mancavano, ieri sera, giornalisti locali nel parcheggio del bar-pizzeria il Pappalibro, luogo deputato all'incontro tra la dirigenza ed i fratelli Oliverio.

Scuri in volto all'uscita, presidente, allenatore e capitano, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

Ma un irriducibile rapinatore di notizie è riuscito ad avvicinare Vannucchi questa mattina, il quale non ha potuto sottrarsi ad alcune provocanti domande.

D. - Vannucchi, tutto risolto? R. - Affatto. La situazione si è complicata più di quanto già lo fosse.

D. - Cosa intende? R. - Intendo dire che stasera sarà necessario un ulteriore incontro, per definire la situazione con il presidente e con l'allenatore. Ieri sera ho avvertito una spaccatura, che spero sia stata soltanto apparente, ma che se dovesse essere reale, avrebbe gravi ripercussioni sul piano societario.

D. -Che tipo di ripercussioni? R. - Ho lottato fin oggi per un progetto. Spero che quel progetto ci sia ancora, altrimenti non rimane molto per cui lottare.

D. - Ma allora è in dubbio la sua permanenza in questa squadra? R. - L'estate è lunga. Ma anche il presente non mi è chiaro. E soprattutto, prima di parlare di questo, voglio un ulteriore chiarimento stasera. Spero di avere travisato molte delle cose che ieri sera ho sentito, spero di chiarire e ricominciare a lottare per rendere grandi questi colori.

D. - Capitano, non vuol dirci qualcosa in più? Le sue dichiarazioni smuoveranno sicuramente l'ambiente... R. - Prometto una conferenza stampa domani. Spero di parlare ancora come parte integrante di un progetto che ho contribuito fin oggi a costruire e che vorrei continuare a fare in futuro. Qualsiasi decisione prenderò, non sarà presa a cuor leggero.

giovedì 19 marzo 2009

Voti relativi alla gara contro Figline: la promessa di Norelli ed i fantasmi del capitano

Ecco i voti relativi alla gara contro Figline
VANNUCCHI 4,5 - In una serata da incubo, purtroppo tornano a valicare la linea di porta palloni che nessuno si immaginerebbe e a bussare a ben altre porte più recondite gli incubi del recente passato. Oscure ombre mal presagevoli e loculi consacrati desertificano tutto quanto di buono aveva fatto nelle precedenti partite il capitano. Sicuramente è solo un caso o forse una partita e altrettanto certamente si risolleverà, ma ha forse scelto la gara sbagliata per dimostrare che non è ancora del tutto rinsavito dal virus dell'insicurezza. INCERTO
BIANCHI 7 - Anima solidale da croce rossino a portare le sue cure e la sua sapienza laddove ce n'è più bisogno. Con lui in campo la squadra inciampa ma non cade ed i suoi interventi sono degni del miglior Cambiasso, giocatore adattato in maniera quanto mai riuscita, a interpretare un ruolo non suo. Disimpegni sicuri e efficaci, un pizzico di imprecisione quando si avventura in attacco. VALORE AGGIUNTO
NORELLI 6,5 - Dal cofanetto porta valori ha tirato fuori un gioiello di rara bellezza e dal pregio inestimabile e lo ha regalato alla compagna Toscana 2006, a promessa di un futuro con questa casacca. La squadra non è stata capace di difendere l'amore che si celava dietro questo dono: così il gol del momentaneo vantaggio è andato presto nel dimenticatoio. Complice anche l'incredibile tradimento medioevale perpetrato dal nostro stesso cavaliere: interventi scomposti e chiusure azzardate, ma mai riuscite hanno fatto sì che il risultato si ribaltasse subito. Il resto della partita è accademia; e in questo l'artista è sempre sufficientemente abile. ACCADEMIA
ROMAGNANI 6,5 - Provetto ballerino da dieci in pagella nel primo tempo, dalla grande attitudine ad ogni stile: la sua partita spazia dai passi eleganti del classico, con puntuali chiusure, ai chiassosi rumori timbrati del jazz, conditi di passaggi smarcanti ed idee non sempre capite, al ritmo concitato e accattivante della break dance, perfetta armonia del corpo e della mente nelle serpentine. Nel secondo tempo cala la concentrazione e si rompe l'armonia. POLIEDRICO
GRECO 4 - La partita più brutta del samurai toscano. Traghettato in un ruolo mai ricoperto sente troppo la pressione avversaria alle calcagna e la sua mente vaga tra la posizione da trovare e la palla da stoppare per riproporre l'azione. L'impressione è che corra anche meno (o forse peggio!) del solito, lasciando nessuna scia traccia indelebile dietro di . IMPALPABILE
RAINONE 6 - Trascorsi pochi minuti per pronunciare le parole di rito "Toh, guarda chi si rivede!" e i suoi gol rinverdiscono i ricordi di un tempo che fu e pizzicano l'immaginario collettivo dei tifosi di quello che avrebbe potuto essere. Non c'è niente da fare, quando gioca con i suoi vecchi compagni e sente MSP, Bona segna e realizza gol mai banali. Stile Madagascar d'inverno, è un leone che sembra esser stato trasportato in città a fare l'attrazione, ma che non si scorda delle sue terre e delle sue prede (ed anche dei suoi difetti!): sognarà forse, con una vena malinconica, la sua terra, al colora di un pub e di una birra? RITROVATO
LUCHETTI 5,5 - La redazione non se la sente di dare un voto minore al bomber bianco-oro, anche in considerazione della confusione ingenerata da una posizione in campo difficile da ritagliarsi per tutti. Prova a fare le cose che più gli riescono, per la verità senza molta fantasia riuscita. Non accetta di fare la vittima da sacrificare agli dei, nel turbillon generale, e capisce allora che in questa gara serve da lui l'apporto in fase difensiva: non sarà puntuale e perfetto ma mette forse più impegno di altre volte, fin quasi a commuovere chi non è abituato a vederlo in queste mentite spoglie. SACRIFICIO

mercoledì 18 marzo 2009

Attenti al lupo (diventato cane)!


Il lupo perde il pelo ma non il vizio e continua a far divertire i lettori del nostro blog con i suoi commenti.
Il n. 7 bianco-oro che fu (o forse era l'8? ah si, ma poi c'era il cuore da mostrare come fa il n. 7 rosso-nero Pato. Peccato il numero irisorio di volte in cui ciò è accaduto...) si riferisce al blog come se fosse una persona: che stia cominciando ad avere problemi di identità?
Problemi che sembrano acuminarsi laddove la sua personalità si sdoppia, anzi no si moltiplica, si raddoppia, perchè si impossessa anche di quella del fratello.
Le dichiarazioni del n. 6 Simone rilasciate ieri al mister sono state: "Chiamatemi, il mio unico problema è trovare un passaggio. Mi era stato detto che c'erano dei problemi."
Caro Simone, dimostraci quanto sei indipendente e quanto sei uomo: non ascoltar la voce di chi ha piagnucolato perchè un part time ha giocato qualche minuto più di lui e la voce mai squillente e chiara di chi non voleva accettare la mancata convocazione ed il mister, per portare il buon per la pace, ha dovuto sopportare. Non ascoltar chi toglie il saluto, si tratta di qualcuno che il rispetto, la comprensione e la sincerità non li merita.
Ha chiesto di parlare e gli è stato detto si, nonostante a qualcuno non sembrasse necessario (il mister?) e ad altri superfluo (il capitano?), ma come un vecchio lupo sconftto ed assetato di sangue ha sputato ancora veleno sulla squadra che aveva contribuito a costruire, mostrandosi un cagnolino che sentendosi agganciato un laccio al collare, lo vuol mettere a chi di lui è legato da vincoli di sangue.
Confidiamo, ripeto, nell' "uomo" Simone , liberò di prendere la decisione che reputerà opportuna. Il Toscana è pronto a riabbracciarlo.

Toscana 2006 - Figline 3 - 6 Adesso l'obiettivo è il 6° posto

formazione: Vannucchi, Bianchi, Norelli, Romagnani, Luchetti, Rainone, Greco

marcatori: Norelli, Rainone 2

In molti fino a ieri sera avevano sperato in un traguardo importante come quello dei play-off: da oggi questo traguardo è matematicamente impossibile da raggiungere, ma la stagione può rivelarsi ciònonostante positiva.
Le ultime tre partite potranno essere giocate senza incubi di classifica e con maggiore tranquillità, pur tuttavia avendo ancora chiaro come scalare posizioni sia fondamentale per iniziare nel migliore dei modi la stagione dei play-out.
In formazione di emergenza, i bianco-oro non hanno saputo resistere alla 4° forza del campionato, il Figline che all'andata era uscito dal campo sconfitto.
Con arruolabile al centro della difesa il solo Bianchi e con una miriade di attaccanti che si muovevano, pensavano e facevano le stesse cose, era difficile poter pensare di fare di più.
In vantaggio con uno splendido tiro di Norelli, i ragazzi, orfani per l'occasione di mister Parisi (la cui assenza si è fortemente sentita), hanno subito la concretezza avversaria in una partita poco spettacolare ed al quanto nervosa.
Ad onor di cronaca vanno segnalate le buone prove dei part-time, con la doppietta di mister gol Rainone che ieri sera ha toccato quota 8o con la vecchia casacca dei leoni dorati.
Quel che fan ben sperare è la vicinanza alla squadra dei due nuovi acquisti Santopietro e Atzeni, anche ieri seduti in panchina a soffrire ed impartire consigli.
La tanto attesa quanto ancora lontana nuova stagione non può che far sognare i tifosi del Toscana a cui si regala una perla di mercato: la rimarcata disponibilità del roccioso Oliverio S. che sembra essere rimasto coinvolto in un disguido più che aver ceduto ad una volontà astile ormai a questi colori.

lunedì 16 marzo 2009

Toscana 2006 al bivio: la parola ai dirigenti

Il silenzio stampa prolungato di queste settimane è stato rotto venerdì sera dai massimi dirigenti del Toscana 2006, che si sono ritrovati per parlare di progetti, a lungo e breve termine, insieme al nuovo acquisto annunciato Santopietro.
Non è stata una vera e propria intervista, dalla caratura di domande e risposte, ma, nel profondo rispetto di chi ha espresso opinioni, riteniamo opportuno riportare le dichiarazioni rese.
Primo importante capitolo riguarda l'immediato futuro e la difficile gara contro Figline. La squadra di Tempesti sta vivendo un momento magico, costellato di vittorie e soddisfazioni che hanno finalmente dato un perché alla stagione: ora la società ha trovato continuità finanziaria e agonistica pari ad una grande. E questo non fa altro che nobilitare e rendere fascinosa la sfida di Martedì. I ragazzi di Parisi vengono dalla sosta: sarà servita la pausa a rigenerare corpo ed anima dei giovani atleti? C'è da essere preoccupati o fiduciosi per il match, che potrebbe essere un fondamentale crocivia e un modo definitivo per capire le reali ambizioni dei golds?
Il mister è fiducioso, in quanto i suoi sono riposati, carichi al punto giusto, forgiati dal vento delle mille bufere di questi giorni e soprattutto consapevoli che un'eventuale vittoria farebbe lievitare le possibilità del Toscana 2006 di aggancio al sesto posto.
Vannucchi, capitano della squadra, è pronto a scommettere sul carattere di questi giocatori che sembrano convinti delle proprie possibilità e desiderosi di rimediare alla sconfitta contro la prima della classe.
Il particolare momento di forma degli avversari, un periodo non felice quanto a fortuna e organizzazione interna e soprattutto un recupero in extremis di qualche elemento fa essere più scettico Romagnani, il quale prevede una gara spettacolare con la stessa percentuale di probabilità di vittoria delle due squadre (senza esclusione del pareggio, risultato probabile, ma forse maggiormente vantaggioso per Figline).
Il Presidente della squadra sta vivendo il suo momento più difficile da quando è a capo di questa società: i continui impegni, le insistenti voci di critica, l'aria pesante e aletoria di cambiamento repentino e subitaneo e la recente malattia che lo ha colpito lo hanno disarmato.
Ma siamo certi che la fibra del giovane factotum è forte e resisnte al punto giusto e sarebbe ancora più temprata e irrobustita da una roboante vittoria di un autentico spareggio.
Si è parlato anche di campionato. A prendere più decisamente e focosamente parte alla discussione è ancora lo scatenato Parisi, la cui spasmodica voglia ha caricato l'ambiente: lontanti sono i momenti di chiusura e di interiorità che lo hanno accostato ad allenatori del calibro di Giampaolo. Adesso il coach è un fiume in piena che irretirebbe anche il più combattivo e clownistico Mourinho. Secondo il maestro di gioco, l'imperativo è quello di lottare e credere ardentemente nella possibilità di arrivare sesti, anche se occorre un vero e proprio miracolo.
Più realisticamente, come sostengono Vannucchi e Romagnani, la squadra potrà puntare a vincere due o tre delle quattro partite che mancano da disputare, considerando che una partita sbagliata può comunque capitare.
Per dare una tinta di credibilità alle parole dei dirigenti occorre mettere in cantiere tanti punti, compiendo convincenti prove e dimostrando grande coraggio e bel gioco.
C'è quindi da augurarsi un'affermazione a grandi livelli, senza sbavature, di Norelli, un turbinio di fuochi d'artificio da parte di bomber Luchetti, interventi decisivi da parte di Vannucchi, apparso sicuramente tra i più in forma attualmente dell'intero campionato.
La speranza è quella di far rimangiare tutte le parole dette in questi giorni dagli scettici e regalare al popolo bianco-oro quel poco di fiducia e di sorrisi che in quest'ultimo periodo sono venuti pericolosamente meno e che spetta ad esso di diritto.

Ecco i convocati per la gara contro Figline

Le defezioni, fisiche e disciplinari, costringono Parisi a scelte forzate. Il mister dei golds rimescola le carte e convoca anche qualche part-time, che in vista di queste partite finali, tornerà utilissimo alla causa.
Restano ancora critiche le condizioni dello stesso mister, alle prese con qualche dolore muscolare (di cui era stato vittima nell'ultima di campionato contro Drinking Team), mentre ancora fuori Sabia (in fase di lento recupero).
Questi i sette convocati per la gara contro Figline: Vannucchi; Vignali, Bianchi; Norelli, Romagnani; Luchetti, Greco.
Il match è fissato per domani sera (martedì) ore 21.50 a Montale.
Il ritrovo è alle ore 20.45 direttamente al campo (vale ancora l'invito a dire preventivamente se qualcuno non può essere della gara).

mercoledì 11 marzo 2009

Un doveroso saluto targato Toscana 2006

La partita del cuore e dell'amicizia con i cugini della Profumeria Moncini è stata ufficialmente l'ultima gara dei fratelli Oliverio. La scelta di non giocare (nonostante convocati) le partite successive è dettata forse dal un tedio che affliggeva Antonio, più che Simone, acuitosi moltissimo negli ultimi tempi per motivi extra calcistici. Lungi dall'ergersi da sede per criticare o appoggiare decisioni che fanno parte dell'interiorità e delle sensazioni personali di uno o dell'altro, merita ricordare (con una nota di velato ringraziamento) che oggi il Toscana 2006 può vantarsi di essere quello che rappresenta anche grazie allo splendido lavoro ed al sudore della fronte di un ragazzo che, fino a poco tempo fa, avrebbe dato tutto per questi colori e per questa maglia.
Ora le cose sono cambiate ed anche dai discorsi fatti nell'ultima riunione dei vertici dei golds, era difficile scorgere la stessa luce e voglia che animava all'inizio Oliverio.
I minuti passati con gli amici ed i compagni erano ingrombranti, quasi interminabili e forse anche quei saluti rubati a chi almeno il saluto lo meritava erano la testimonianza evidente di un sorriso che pian piano si stava trasformando in minaccioso ghigno.
Testa china e poche parole: questo era il suo motto, la sconsolata fine di un sodalizio che mai avremmo potuto prevedere andasse a scemare così.
Il comportamento del centrocampista, negli ultimi tempi, è stato imperdonabile: ha stizzito Presidente, mister e tifosi, anche perché, conoscendo il suo carattere a fondo, tutti sanno che, nonostante la sua timidezza, rimane un ragazzo diretto e molto corretto nelle sue esternazioni.
Sicuramente condividendo il pensiero di chi dirige insieme al sottoscritto questo blog, ho voluto solo menzionare chi ha fatto parte di un progetto che non muore, di quel passato, pieno di bei momenti e di gioie reciproche.
L'invito per chi continuerà a dirigere il Toscana 2006 è quindi, infine, quello di vedere con occhi critici questo sole che oramai è tramontato nelle tranquille acque del mare, cogliendo quello che di bello e di grandioso ha lasciato, con la speranza, mai sopita, che quel mare colmo di rancori ma anche di segreti, torni un giorno a inumidire con le sue festose acque i nostri granitici cuori.

Uno sguardo sul campionato: Putoto spinge Sparta tra le grandi

Giochi tutt'altro che chiusi e riapertura del bando di accesso ai piani alti del campionato rendono interessante il girone A della serie C1, con risultati che assottigliano il divario tra le concorrenti.
A poche giornate dal termine, risulta avvincente la corsa per il trionfo finale. Per ora coriandoli e stelle filanti carnevalesche sono tutte per il Drinking Team, che si conferma in testa alla classifica. Non brilla però la squadra di Di Sanza, che gioca una partita alla pari contro una gagliarda compagine come il Toscana 2006, alle prese con numerose assenze: il risultato finale (soltanto 4 a 2) lascia riflettere oltremodo, in considerazione del fatto che per oltre 15 minuti i bianco-oro sono stati in inferiorità numerica e non per motivi disciplinari. Anzi, c'è da sottolineare che in 4 contro 5, il parziale è stato di 1 a 0 per gli uomini di Parisi, a conferma della buona forma fisica, della passione e dell'ottimo ed utilissimo innesto Santopietro.
Se sul piano dei punti Profumeria Moncini è in ritardo di 2 lunghezze, avvertiamo una qualche flessione della capolista che impone ai reds di Moretto di crederci fino alla fine.
La strada è quella giusta: la vittoria per 8 a 3 contro il rigenerato Forno Fioravanti è la conferma che qualcosa di buono già bolle in pentola: il problema è che per assaporarlo occorrono non soltanto palati fini, ma anche la pazienza di una lenta cottura a fuoco basso.
Si ferma la corsa del Forno Fioravanti, quindi, anche se nulla sembra perduto e l'aggancio al Maracanà (sempre più in basso e la situazione si fa molto critica) appare solo rimandato di qualche giorno. La squadra di Palmese riposava ed ha una giornata in più a disposizione per allungare, ma con la brillantezza di adesso di alcune squadre vincere non sarà una passeggiata.
Che dire del New Team? Ancora un risultato incredibile e francamente inimmaginabile: Sparta va a valanga e vince 17 a 4. E' stata la serata giusta (e non poteva essere altrimenti) per incoronare re dei gol Putoto (45 gol fatti, 8 solo in quest'ultima giornata) e per confermare, a pieno titolo e merito, Sparta come terza forza del campionato.
E' servito tanto cuore e le grandissime parate di Fonti al Warriors per superare Bar Mizva. Gli uomini di Carta, in questo periodo, faticano a trovare la condizione e devono guardarsi alle spalle dal rischio di vedere vanificato quanto di buono hanno fatto nella prima parte della stagione.
Sembra essersi sgretolata quella roccia e quel carattere, quasi commuovente, che faceva del Bar Mizva una delle più belle realtà di questo girone.
Chiudiamo la nostra analisi con una gara equilibrata e dall'esito incertissimo: Figline vs. Rangers Coiano. L'esperienza contro la giovinezza. La saggezza contro l'istinto. Hanno vinto meritatamente gli uomini di Tempesti e a niente è valsa la rete del solito Alfonso.
Il consiglio affatto retorico è quello di non perdere neanche un istante di vista questo splendido campionato, elettrico ed aperto; guardando la classifica, il motivo sembra essere banale: due (forse tre, se consideriamo anche Sparta, che potrebbe inserirsi nell'eterno binomio Profumeria Moncini-Drinking Team) società per lo scudetto e ben 5 squadre in 7 punti si contendono posti liberi per accedere ai play off. Può bastare?

giovedì 5 marzo 2009

Voti gara contro Drinking Team: l'orgoglio mai perso

VANNUCCHI 7 - Per un portiere che viene dalla top five, farsi trovare poco reattivo sul primo tiro non è un toccasana. Eppure il n. 12 del Toscana reagisce e sfodera una prestazione contornata da una notevole quantità di interventi, alcuni di pregevole qualità. Nel secondo tempo vede la barca prendere acqua causa guasti all'inguine ad uno dei cinque motori, si rimbocca le maniche e rimane imbattuto. KIT DI SALVATAGGIO
SANTOPIETRO 7,5 - Se chi l'ha visto ha notato le bianche scarpe da passeggio, non ne rimanga turbato. Si chiama disponibilità e voglia di dare il proprio contributo in una serata difficile. Il nostro "cavallo pazzo", sgomita, scalcia, corre, impartisce colpi di spada e d'accetta. Peccato non avergli potuto preparare prima uno striscione con su scritto: WELCOME
NORELLI 7 - Sono lontani quei momenti in cui Norelli provocava turbamenti. Costituisce ormai una realtà consolidata della squadra bianco-oro. Quando tutti mancano, lui non manca. Quando tutti parlano, lui sta zitto. Corre come una gazzella e lotta come un leone. E' su gente come lui che si può contare per la prossima stagione. PIETRA D'ANGOLO
PARISI 7 - La delusione del mister tanto amato quanto poco apprezzato, si legge negli occhi del cerbiatto che abbattuto varca la linea d'ingresso del terreno di gioco. E' stizzito dal comportamento dei suoi amici oltre che compagni di squadra, si innervosisce quando i suoi calciatori non fanno quel che vuole. Si diverte in ubriacanti dribbling, alcuni leggeri e limpidi come acqua che sgorga dalle sorgenti. VITA
GRECO 7,5 - Se ieri sera tra il pubblico ci fossero stati registi e produttori cinematografici lo avrebbero sicuramente chiamato per il revival dell' "Ultimo samurai". Lotta su ogni pallone, non cede un metro, sgomita come se fosse un mediano e si inventa un gol degno non di un "9", il suo numero di maglia, ma di un "10". Complimenti per la prima marcatura stagionale alla quale si spera ne seguano molte altre. L'ULTIMO CALCIATORE

Toscana 2006 - Drinking Team 2 - 4 Non è un paese per vecchi (e per coglioni)


formazione: Vannucchi, Santopietro, Parisi, Norelli, Greco
marcatori: Norelli, Greco
Ci sono serate in cui occorre prendere atto di quello che sta succedendo attorno e reagire.
A volte questo qualcosa è inaccettabile.
Ci sono persone che riescono a perdere la misura delle proprie azioni e reazioni. Non è il caso di fare nomi, soprannomi e polemiche, ma di prendere atto della scorrettezza dei comportamenti e basta.
Quando queste persone andavano raccontando di sentimenti, affetto, attaccamento alla squadra, probabilmente non dovevano essere ascoltati e presi sul serio.
Il Toscana si era comunque già mosso e aveva delineato la prossima stagione venerdì scorso. Adesso non è più un'idea ma un qualcosa di molto più vicino alla realtà.
Spazio al nuovo senza alcun rimpianto per il vecchio al quale l'attributo di "coglioni" sta forse troppo stretto.
Ma guai a sollevare solo polemiche, perchè ieri sera i ragazzi dello sfortunato mister Parisi, uscito nella ripresa per un infortunio all'inguine, in 4 fino a 5 minuti dal fischio d'inizio e soccorsi dal primo acquisto ufficiale della prossima stagione, tale Pierluigi Santopietro detto "Cavallo pazzo", hanno offerto una prestazione condita da orgoglio, sacrificio e cuore.
Soltanto un inizio naturalmente difficile per il nuovo innesto e per la ricerca delle posizioni in campo, non ha permesso di giocarsela fino alla fine.
Lodevole e da applausi rimangono gli ultimi minuti dell'incontro, quando con un uomo in meno, il parziale è stato di 1-0 per i bianco-oro, grazie ad uno dei gol più belli della stagione con Greco che si è prodotto in una spettacolare soluzione individuale che lo ha portato ad allargarsi sulla sinistra, superare in dribbling il proprio marcatore e battere in diagonale l'incolpevole portiere.
Poc'altro da dire in una serata piena di assenze (piede fratturato per Sabia, sintomi influenzali per Romagnani e Luchetti e impegni ultracalcistici per Vignali), dove mattatore della serata è stato il gruppo, guidato in panchina, per l'emergenza, dal mister di fatto Atzeni, altro importante acquisto della prossima stagione.
Ci sarà un altro tempo per descrivere i nuovi arrivi.
Ci basti per il momento la consapevolezza che ciò che verrà creato sarà un qualcosa di importante, una creatura il cui cuore ha già cominciato a battere.

martedì 3 marzo 2009

Ecco gli otto convocati per la gara contro Drinking Team

Ecco gli otto convocati per la gara contro la capolista Drinking Team: Vannucchi, Oliverio Simone, Oliverio Antonio, Romagnani, Sabia, Norelli, Greco, Luchetti.
Mister Parisi ha deciso di escludere dal match il jolly Vignali e lui stesso, in vista del difficile impegno e delle scelte che si prospettano non semplici.
La partita verrà disputata alla Cartaia, il giorno 4 marzo 2009 (domani sera) alle ore 21.00.
Il ritrovo è alle ore 20.10 direttamente al campo.
Come sempre, chi non fosse disponibile è pregato di farlo sapere quanto prima.

Uno sguardo sul campionato: valanga Rangers, stellone Toscana 2006

L'affascinante giornata di campionato lascerà sicuramente degli strascichi importanti per il proseguo del girone.
Nonostante la scarsità di pareggi, verificatesi in questa stagione (solo 3), gli amanti del bel gioco e della tattica ad ogni costo hanno di che godere all'assistere ad incontri, quasi sempre alquanto tirati.
Stavolta la nostra analisi parte da un dato negativo che non può non saltare all'occhio: con la sconfitta rimediata contro Figline (addirittura per 15 a 1), il New Team supera quota 100 gol subiti in campionato, sovvertendo ogni pronostico di possibilità di recupero ed erigendo un muro del pianto, nel quale cingersi e riflettere. Oltre a non migliorare, il gruppo ha dato continuamente, in queste partite, segnali di flessione imbarazzante e di scarsa fiducia in se stesso.
Il Figline del super marcatore Tempesti non aveva mai realizzato un numero così alto di reti: così in una unica, felicissima, serata ha marcato un quarto delle reti complessive del proprio rullino, confermandosi, peraltro, solidissima difesa, attrezzata per le prime sei posizioni.
Di contro, chi ha iniziato a macinare punti e impressionare sotto il profilo della concretezza è il Forno Fioravanti, che, trionfando per 5 a 1 contro il Maracanà, ha allungato di tre punti dall'ultima posizione: ora sono 6 le lunghezze di distacco dal New Team. La squadra di Persichino può finalmente continuare tranquillamente, senza troppi assilli di dover strafare, il suo pellegrinaggio verso la Mecca di una insperata terzultima posizione, risultato ambito ma impensabile all'avvio del girone di ritorno. Ad occupare quella posizione è il sempre più arrendevole e privo di anima Maracanà di un Palmese irretito da problemi di spogliatoio e di gol.
Piovono meteore e una valanga di gol sul Bar Mizva, che a sorpresa, esce amaramente sconfitto da un super Rangers: mattatore della serata è stato Alfonso che oramai è a due realizzazioni da Putoto (ricordiamo che, ad onor di cronaca, contrariamente a quanto segnato sui bollettini ufficiali, Putoto è a 31 gol e non a 37!).
Cosa sia successo ai blues sarebbe difficile da spiegare: la sconfitta avrà sicuramente toccato l'ambiente di Carta e compagni, senza però scalfire in maniera nitida e permanente la felicità dell'isoletta tranquilla, stanziata oramai da molte giornate al quarto posto. Sembra quasi che il Bar Mizva pecchi ogni qual volta sia chiamato a fare il salto di qualità e che sia come un mare troppo calmo per erodere il tempo delle scogliere.
Romagnani e Parisi l'avevano definita la partita della vita; vincere per credere in un ideale, in qualcosa di più, e così è stata: il Toscana 2006 ha vinto una gara sofferta contro Warriors.
I terribili giocatori avversari venivano da una serie impressionante di vittorie, anche e soprattutto, contro società più blasonate. L'orgoglio, la voglia di vincere e, in gran parte, la splendida prestazione di Vannucchi in forma stellare hanno fatto la differenza ed hanno supplito ad un gioco ancora inespresso e ad una difficoltà latente di far girare con cura e precisione il pallone. Vittoria non del tutto meritata, ma comunque gli intenditori di questo bellissimo sport sanno che non sempre si può vincere giocando benissimo.
Le luci della ribalta illuminavano però la grande sfida di questa giornata: Profumeria Moncini vs. Drinking Team. Seppur di misura e non senza qualche recriminazione ha vinto la squadra di Di Sanza, man of the match, impostasi per 3 a 2.
La gioia di Moretto per aver conquistato la vetta della classifica è durata pochissimo.
E ora c'è la preoocupazione, in questi pochi turni che rimangono, non solo di vincere sempre ma di sperare in un passo falso altrui.
Inoltre Sparta, che questa settimana ha riposato, è distanziato di tre punti dai reds ed ha una partita in più da giocare: i giochi sembrano quindi abbastanza riaperti.
Questo è il momento di tirare fuori gli attributi e di crederci fino in fondo: d'altronde il divario dalla capolista è labile (e i numeri lo confermano!).
Ora gli amici in maglia rossa devono assolutamente vincere la prossima gara e sperare nel favore dei gemellati: sarebbe il secondo risultato positivo del Toscana 2006 (dopo la vittoria contro Sparta) che andrebbe a vantaggio dei reds.
L'incontro contro il Drinking Team metterà a dura prova gli uomini di Parisi, in uno scontro sulla carta impari (anche se non si sa mai!), in vista del riposo della prossima giornata.