giovedì 28 gennaio 2010

Chissà se in cielo passano gli who

Chissà se in cielo passano gli Who.... Beh scomodiamo la canzone del celebre Ligabue, consci che ben più complicato sarebbe sperare in angeli e demoni o prenotarsi una fetta di paradiso. Al Toscana 2006 bastrebbe, forse, una piccola stella in un cielo di autunno, aggrappandosi a quello spazio di celeste che si nasconde dietro un muro di nuvole.
Questa stagione si sta delineando come una delle più difficili dell'intera gestione. Poca volontà, poco spirito di sacrificio, giocatori disarmati e disarmanti che si svegliano eroi e si addormentano sconosciuti, voci chiare che divengono sussurri, quasi fastidiosi lamenti.
Le situazioni personali hanno rubato la scena, forse fin troppo, sicuramente facendo vincere per taluni un Oscar non voluto, ma involontariamente cercato e trovato: l'Oscar della poca serietà.
Eh sì perchè quando si comincia un'avventura, la si porta a termine, bella o brutta che sia... Nel calcio si fa così, nella vita si fa così. Senza paure, senza scuse, senza rancori. La forma va, la sostanza resta: ecco che tutte le settimane troviamo le stesse facce che animano i colori bianco-oro, cercando di dare luce e colore ad un campionato di basso profilo. Quei personaggi che si emozionano ancora a vedere rotolare un pallone ed a vestire orgogliosi la stessa maglia, poichè dietro essa c'è un mondo, c'è un cuore di un amico che comunque batte anche per te...
Ragazzi che sudano e discutono e protestano per falli inventati e rigori dubbi, figli di uno stesso sistema in cui le partite si possono anche perdere ma l'amicizia, quella sì, resterà per sempre.
Intanto c'è l'ennesima partita complicata da giocare e da provare a vincere.
L'avversario di turno è una delle squadre più in forma e più sorprendenti di questo campionato, la Lutex. La formazione terza in classifica vanta un buon rullino di marcia e giocatori di primissima qualità per il campionato minore: Berti e Tinti sono sicuramente i migliori, Corsi l'ossatura ed il cuore della campagine avversaria.
Di fronte un Toscana 2006 rimaneggiato, con le defezioni di capitan Vannucchi (causa febbre) e Bianchi. Spazio quindi ad un nuovo talento in prova, nella speranza che possa risollevare le sorti (anche se dobbiamo certamente dire che questa è una prova proibitiva e quasi ingiusta per farsi un'idea sulle reali caratteristiche di questo giocatore): c'è da dire che il mercato low style e low cost del Toscana 2006 non hanno potuto garantire, per il momento, di più.
Le referenze di questo giocatore però sono ottime e la curiosità di vederlo all'opera è molta.
Una gradita presenza a fare numero ma sopratutto a dare spessore è quella di Vettori, corteggiatissimo in estate dalla società pratese ma mai approdato in maniera definitiva ai colori bianco-oro. Il giocatore si libera quindi per una sera con la formula del prestito, per tornare alla fine dei 40 minuti all'Euroedil.
Gli uomini a disposizione del mister Romagnani sono il portiere Gheri, i difensori Oliverio Simone e Vettori Stefano, i centrocampisti Oliverio Antonio e il talento e le punte Rainone (sempre alla ricerca di un riscatto e di una prova veramente convincente, ma dimostrante sempre più uno sviscerato attaccamento a quasta casacca) e Romaninho (il bomber chiamato a ripetere la stupefacente prova contro i Lobbini del Violo).

venerdì 22 gennaio 2010

Gli irriducibili vincono ... e poi perdono ... sempre 4-3

Punto della situazione: vittoria per 4-3 contro l'Atl. Poltrona e sconfitta, sempre 4-3, con i Lobbini. Segnatevi questi nomi però: Vannucchi, Bianchi, Oliverio A. , Romagnani. Loro c'erano, con capitan Vannucchi che ha giocato nonostante una contrattura al piroforme.
Romagnani ha cercato di trascinare la squadra e con la tripletta nell'ultima partita ha fatto sognare l'aggancio ai Lobbini, che si è volatilizzato nel finale a causa di due, purtroppo fondamentali, distrazioni difensive.
L'ormai arruolato d.s. Bianchi sta facendo del suo meglio per portare volti nuovi, preso atto della assoluta mancanza di serietà di giocatori sui quali la società aveva contato e che invece non si sono dimostrati di meritare tale fiducia. Si tratta in primis di Luchetti, che vada a raccontare le sue scuse a chi ci crede; di Campagna, mero burattino le cui fila sembra tirarle il designatore, nonchè arbitro negli ultimi tempi nervoso ed autoritario, Astone; di Venturelli, al quale forse andrebbe insegnato come si gestisce un telefono cellulare.
Ci sono però gli irriducibili.
Basti questo, per ora.