giovedì 3 giugno 2010

Esisterà ancora?

La stagione è ormai conclusa, con una vittoria come poco mai pubblicizzata.
Gli attriti, le assenze, gli impegni hanno avuto la meglio su quattro anni di battaglie vissute insieme.
La stagione non era partita nel migliore dei modi e non si è certo conclusa meglio.
E' successo, purtroppo, anche se non sarebbe dovuto succedere...
A questo punto molti avranno nella propria testa un'idea di rifondazione, che probabilmente sarà diversa da quella degli altri.
Ciò che conta è che l'esperienza durata più di 1200 giorni, non svanisca nel nulla battuta facilmente da malumori e quant'altro.
Ognuno di noi avrà sicuramente cercato di dare il proprio massimo anche quest'ultimo anno.
Arrivederci Toscana, per dire addio è troppo presto.

lunedì 22 marzo 2010

Amore, bugie e calcetto: lettera aperta di capitan Vannucchi

Mi è capitato ieri sera di vedere un film con Bisio, dove un gruppo di amici aspetta con impazienza il momento della partita.
Anche il nostro Toscana 2006 era questo, e spiace pensare che la voglia e la passione si siano smarrite per strada.
Quando abbiamo iniziato questa avventura forse non credevamo di raggiungere i traguardi che abbiamo raggiunto, come una finale di C2, che sarà l'ultima serie, ma che nel nostro cuore valeva come una finale di champions.
Quest'anno gli impegni, gli acciacchi, le diverse visioni di come le cose sarebbero dovute andare e di come sono andate, hanno preso il sopravvento. Ma mi piace credere che sia possibile superare questo momento, insieme, con l'amicizia che da sempre ci lega.
Certo era impensabile una stagione come quella che siamo costretti a vivere: dopo un'estate di malumori, a Settembre sembrava che le cose si fossero sistemate, ma purtroppo certe persone ci hanno deluso. Mi metto per primo in questa lista, perchè tra le cose che ho avuto da fare e soprattutto gli acciacchi, mi è rimasto difficile rispettare il mio ruolo, come dimostra il fatto che le ultime partite sono rimasto seduto in panchina a vedere i miei amici combattere. Mi dispiace se questo è accaduto, ed al di là di quest'anca che non mi lascia in pace ormai da Gennaio, me ne assumo le responsabilità, anche se ritengo di non essere il solo colpevole per come la mia situazione personale si è evoluta, anche a causa dell'assenza di comunicazione e filtro con persone a cui in primo luogo voglio bene.
Cerchiamo di non pensare a chi ancor più di me ha deluso e proviamo ad andare avanti insieme, per salvare quel poco che ancora è rimasto, grazie all'impegno di chi quest'anno è stato sempre presente, Oliverio A. e Bianchi ancor prima di Romagnani.
Proviamo a camminare con Oliverio S. , con Gesmundo, con Rainone e con Gheri e non recriminiamo per le assenze, anche se risulta difficile quando negli spogliatoi ci ritroviamo in 5 per il calcio d'inizio. Ottimizzando i part time e soprattutto ritrovando una serenità di fondo, parlando, e risolvendo gli attuali problemi, possiamo riuscire a salvare questa stagione.
Questo è quello che auguro al mio Toscana 2006.
Christian

martedì 16 febbraio 2010

Pena ridotta: sorride Romagnani. Ed ora il Crumino

Come uno squarcio di sole dopo una tempesta, un turbinio che ha sconvolto persone e cose, arriva la tanto sospirata decisione del giudice sportivo sul caso Romagnani.
L'eco della notizia rimbomba sui giornali e nell'ambiente bianco-oro: pena ridotta da due giornate ad una giornata (già scontata).
Quindi il tesserato può ritornare a disposizione del mister già per giovedì, quando il Toscana 2006 sarà chiamato ad affrontare il Crumino Island.
Dunque, primo successo giuridica per il praticante avvocato, procuratore Vannucchi, che ha vinto la sua causa, presentando un ricorso dettagliato e convincente: sicuramente alcuni dei sette punti avranno convinto, oltre che il giudice sportivo, anche gli organizzatori del gesto, tanto inconsulto, quanto sporadico e figlio di una tensione e di un nervosismo latente che il ragazzo aveva accomulato in settimana.
Grande soddisfazione anche per il Presidente che abbiamo incontrato e che ci ha raccontato le sue emozioni e i suoi pensieri.
D - Allora Presidente, siamo giunti alla fine di questa vicenda, che aveva incuriosito e ormai coinvolto più di quanto non avrebbe dovuto... Non crede?
R - Sono e siamo soddisfatti; sono contentissimo per il ragazzo e un particolare grazie a chi ha lavorato per lui e per una conclusione di tutto nella maniera più ragionevole e intelligente. Di questa storia se ne è parlato forse fin troppo; peraltro giustamente, anche se forse gli animi si sono ingiustificatamente oltremodo surriscaldati.
D - Cosa vuol dire?
R - Beh io ho sempre creduto profondamente alla riduzione della squalifica. Il gesto è stato brutto e assolutamente fuori luogo e non esemplare, sicuramente non consono allo spirito della competizione. Ma proprio in quanto siamo in un campionato amatoriale, vediamo quotidiamente scene molto peggiori. Ad essere sinceri un vaffa... detto a denti stretti e voltato non può rappresentare motivo per una smodata punizione.
Io sono per le pene più severe ed anche in federazione l'ho detto: mi sono vestito da crociato più volte per sconfiggere il male della mala educazione e della violenza; ma non voglio neppur essere considerato un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento; stangate e pene severe per chi sgarra seriamente e per chi è recidivo.
D - In questi giorni lei ha parlato con il ragazzo?
R - Gli ho telefonato e l'ho sentito poco fiducioso. Gli ho detto di stare tranquillo: tutto l'ambiente è sempre stato con lui; i tifosi lo adorano, anche perchè rappresenta quella passionalità e quell'amore che è sempre più raro vedere in un calciatore ai giorni nostri. Insieme ad altri due o tre elementi è l'anima di questa squadra e ripeto sono felice per lui.
D - Speriamo che il giocatore torni a esprimersi a livelli buoni come visto nelle ultime uscite...
R - Ce lo auguriamo tutti.
D - Un'ultima domanda: arriva il Crumino Island... Che sensazioni ci sono? Quali sono le condizioni dei giocatori?
R - Siamo consci del fatto che è una squadra che fino ad adesso ha fatto bene, spinta anche e sopratutto dalle gesta del fuoriclasse che ha in squadra, ma non partiamo vinti; vogliamo uscire vincitori da questa sfida. Ed anche se il Crumino ce la metterà tutta per riprendersi dopo la batosta impostagli dal Prato Finish, credo nell'orgoglio dei miei ragazzi e per una volta voglio scommetere su di loro.
Per quanto riguarda le condizioni, i giocatori stanno tutti bene, tranne qualche fastidio all'anca del capitano, che però rappresenta una costante, un fastidio che l'atleta si porta dietro già da alcune giornate.