martedì 16 febbraio 2010

Pena ridotta: sorride Romagnani. Ed ora il Crumino

Come uno squarcio di sole dopo una tempesta, un turbinio che ha sconvolto persone e cose, arriva la tanto sospirata decisione del giudice sportivo sul caso Romagnani.
L'eco della notizia rimbomba sui giornali e nell'ambiente bianco-oro: pena ridotta da due giornate ad una giornata (già scontata).
Quindi il tesserato può ritornare a disposizione del mister già per giovedì, quando il Toscana 2006 sarà chiamato ad affrontare il Crumino Island.
Dunque, primo successo giuridica per il praticante avvocato, procuratore Vannucchi, che ha vinto la sua causa, presentando un ricorso dettagliato e convincente: sicuramente alcuni dei sette punti avranno convinto, oltre che il giudice sportivo, anche gli organizzatori del gesto, tanto inconsulto, quanto sporadico e figlio di una tensione e di un nervosismo latente che il ragazzo aveva accomulato in settimana.
Grande soddisfazione anche per il Presidente che abbiamo incontrato e che ci ha raccontato le sue emozioni e i suoi pensieri.
D - Allora Presidente, siamo giunti alla fine di questa vicenda, che aveva incuriosito e ormai coinvolto più di quanto non avrebbe dovuto... Non crede?
R - Sono e siamo soddisfatti; sono contentissimo per il ragazzo e un particolare grazie a chi ha lavorato per lui e per una conclusione di tutto nella maniera più ragionevole e intelligente. Di questa storia se ne è parlato forse fin troppo; peraltro giustamente, anche se forse gli animi si sono ingiustificatamente oltremodo surriscaldati.
D - Cosa vuol dire?
R - Beh io ho sempre creduto profondamente alla riduzione della squalifica. Il gesto è stato brutto e assolutamente fuori luogo e non esemplare, sicuramente non consono allo spirito della competizione. Ma proprio in quanto siamo in un campionato amatoriale, vediamo quotidiamente scene molto peggiori. Ad essere sinceri un vaffa... detto a denti stretti e voltato non può rappresentare motivo per una smodata punizione.
Io sono per le pene più severe ed anche in federazione l'ho detto: mi sono vestito da crociato più volte per sconfiggere il male della mala educazione e della violenza; ma non voglio neppur essere considerato un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento; stangate e pene severe per chi sgarra seriamente e per chi è recidivo.
D - In questi giorni lei ha parlato con il ragazzo?
R - Gli ho telefonato e l'ho sentito poco fiducioso. Gli ho detto di stare tranquillo: tutto l'ambiente è sempre stato con lui; i tifosi lo adorano, anche perchè rappresenta quella passionalità e quell'amore che è sempre più raro vedere in un calciatore ai giorni nostri. Insieme ad altri due o tre elementi è l'anima di questa squadra e ripeto sono felice per lui.
D - Speriamo che il giocatore torni a esprimersi a livelli buoni come visto nelle ultime uscite...
R - Ce lo auguriamo tutti.
D - Un'ultima domanda: arriva il Crumino Island... Che sensazioni ci sono? Quali sono le condizioni dei giocatori?
R - Siamo consci del fatto che è una squadra che fino ad adesso ha fatto bene, spinta anche e sopratutto dalle gesta del fuoriclasse che ha in squadra, ma non partiamo vinti; vogliamo uscire vincitori da questa sfida. Ed anche se il Crumino ce la metterà tutta per riprendersi dopo la batosta impostagli dal Prato Finish, credo nell'orgoglio dei miei ragazzi e per una volta voglio scommetere su di loro.
Per quanto riguarda le condizioni, i giocatori stanno tutti bene, tranne qualche fastidio all'anca del capitano, che però rappresenta una costante, un fastidio che l'atleta si porta dietro già da alcune giornate.

venerdì 12 febbraio 2010

Il punto sul campionato delle piccole: chi si salverà?

Nonostante la rubrica tanto cara ai lettori "Uno sguardo sul campionato" quest'anno è stata cancellata, il giornale si sente in dover con quanti seguono il campionato MSP Serie C2 e tifano per i colori bianco-oro di fare un po' il punto della situazione.
Il campionato si è spaccato in due-tre tronconi molto corposi.
Tralasciamo i primi due gruppi di squadre, per occuparsi dell'ultimo.
Con la vittoria contro il Toscana 2006, Bizona può quasi definitivamente dirsi fuori dalla zona-rischio della retrocessione.
In questo momento, oltretutto, la squadra arancio-nero sembra aver trovare anche un'ottima quadratura e le giocate di Ligresti rappresentano una sufficiente garanzia per il futuro.
Stessa sorte per i Lobbini del Violo, gruppo di una disarmante solidità (ha subito pochissimi gol), anche se dal gioco non spumeggiante: le partite dei vaianesi sono più simili a gare di calcio che non di calcetto. La pragmaticità e l'efficacia di un gioco non fluido ma pratico fanno di questa squadra una possibile outsider addirittura per posizioni più nobili della classifica.
Quattro squadre per tre posti: una di esse resterà in paradiso, tre di esse scenderanno negli abissi infernali della retrocessione.
La matematica non condanna ancora l'Atletico Poltrona, anche se Summa e compagni sono consapevoli che l'impresa non è delle più agevoli. o punti in 14 partite è quanto di peggio si possa fare: le sconfitte sono sempre di misura ma bisognerà che accanto alle buone prestazioni venga raccolto anche qualche vittoria.
La cosa che maggiormente non fa ben sperare per il fanalino di coda è che alla chiusura del mercato il gruppo è rimasto grosso modo lo stesso senza intervenire sulla rosa.
Basterà il talento di Nerini e il coraggio dei compagni per schiodarsi da quella posizione?
Penultima in classifica è la squadra dei Randagi, società neonata che però racchiude al proprio interno giocatori esperti, provenienti da varie e diverse realtà: Festosi è sicuramente l'elemento più di spicco, ma anche Mascia è sicuramente giocatore da temere: individualità ma poco gioco ed i risultati che per ora non si vedono.
Veniamo al Toscana 2006, che occupa la terzultima posizione. Il momento dei bianco-oro è sicuramente negativo; futuro societario incerto e solo la forza ed il sostegno dei tifosi.
Agli uomini di Romagnani manca la vittoria da moltissime giornate e il colpo del derby lascerà strascichi, anche se speriamo non troppo a lungo.
Ecco che in questo vortice maledetto, ad adesso, la candidata numero uno alla salvezza sembra essere l'Atletico Maracanà, squadra rigeneratasi nel gioco grazie al buono stato di forma di Palmese ed all'ottima vena artistico-calcistica di Boris, giocatore sempre temibile per i suoi inserimenti e per la sua velocità.
La sconfitta di misura, arrivata nei minuti finali, contro Prade, una delle società più titolate del nostro campionato, è la conferma della candidatura. La sfida è lanciata.
Sta alle altre tre belle senz'anima raccoglierla e non gettare prematuramente la spugna.

Toscana 2006 vs. Bizona 1 - 9: Ligresti cancella il Toscana

Il Toscana 2006, orfano di Romagnani con il rientrante capitano Vannucchi tra i pali, sprofonda contro Bizona. Troppo forte la squadra avversaria, che ha tenuto in mano il pallino del gioco per quasi tutta la partita. Inesistenti i ragazzi di Romagnani per i primi 20 minuti, incapaci di creare occasioni da gol e di rendersi pericolosi dalle parti del portiere arancio-nero.
Qualche minuto per rendersi conto della serata storta e subito Bizona va in vantaggio con Ligresti (calciatore sprecato per la serie C2; potrebbe giocare tranquillamente in Promozione), bravo a sfruttare una disattenzione difensiva, che non sarà l'unica del match, per la difesa bianco-oro, apparsa stanca, impacciata ed a tratti anche assente mentalmente.
Successivamente, trascorso qualche istante, ecco il raddoppio, preludio per altri due gol fino alla fine del primo tempo. C'è anche spazio per l'unico gol del Toscana 2006: Bianchi è il marcatore, che torna a segno dopo qualche giornata a secco. Questa è e sarà l'unica nota positiva di un martedì da dimenticare. E dire che il secondo tempo è, per lungo tempo, stato di marca toscana, con qualche affondo, privo di fortuna (anche grazie alle magnifiche parate di un portiere avversario più pratico ed efficace che non stilisticamente bello da vedere). Testimonianza di una migliore parte di gara il fatto che per 11 minuti della ripresa la squadra non ha subito gol, fino ad un definitivo afflosciarsi quando sempre Ligresti in contropiede punisce severamente Vannucchi: subito il quinto gol, il Toscana 2006 scompare ed è un tiro a segno che di volta in volta premia i giocatori di casa. Facce contrariate e deluse a fine incontro; nessuna sufficienza e poca voglia di ridere e scherzare su un presente che adesso fa preoccupare. La posizione di classifica fa riflettere seriamente, ma quello che maggiormente non fa dormire sogni tranquilli a società e tifosi è l'incapacità di riscoprire la gioia del gruppo e della vittoria.
Le poche frasi raccolte al termine della partita sono eloquenti.
"Abbiamo perso la nostra identità; abbiamo smarrito quello che ci contraddistingueva: l'amalgama, la forza e la solidità di un gruppo che manca. Andiamo a giocare sempre diversi e così facciamo fatica a trovarsi in campo e ad aiutarsi" dice Oliverio Antonio.
Lo stesso vicecapitano è amareggiato anche per la partita: "Noi inesistenti, peccato perchè Bizona è una squadra alla nostra portata, che si regge sulle prodezze dell'unico giocatore di livello superiore Ligresti".
"Dobbiamo ritrovare lucidità e maggiore spigliatezza sotto porta" ripete Vannucchi.
" E' stata una partita storta, come il nostro momento, ma ci rifaremo. D'altronde questo gruppo è fatto anche da ragazzi che giocano da tanto insieme e sanno come uscire dalle situazioni negative" dichiara fiducioso Rainone.
Bianchi scherza: " L'unico campionato in cui siamo competitivi è il campo culinario". Poi spiega: " Senza qualche giocatore di spiccate qualità, difficile pretendere troppo di più. I giocatori che ci sono adesso devono ritrovarsi e puntare a chiudere questo anno nel miglior modo possibile, magari con una salvezza da regalare ai tifosi. Almeno non perdiamo la faccia...".
Gli animi non sono affatto distesi. I giocatori stanno già pensando al prossimo impegno di campionato, contro Crumino Island di Grottini: l'ennesima dura prova avverso una delle squadre più in forma del campionato e che maggiormente ha impressionato in questo scorcio di stagione; l'ennesima finale, perchè da qui alla fine tutte le gare sono tali per i bianco-oro.

lunedì 8 febbraio 2010

Stangata per Romagnani: 2 giornate di squalifica!

Si è tenuto venerdì sera un rapido ed efficace summit societario della squadra bianco-oro, che ha visto protagonisti il Presidente Romagnani, il vice Presidente Oliverio e il direttore sportivo Bianchi. Alla presenza anche del collaboratore Conti, si è parlato molto del momento alquanto difficile di stagione, in cui sono state collezionate sconfitte che hanno reso la situazione di classifica ai limiti della sostenibilità. Consci che urge una svolta e sulla spinta di un rilancio tecnico e manageriale che non può essere operato in breve tempo, la necessità è quella di tappare le buche, le lacune di un girone di andata negativo.
Non si è fatto alcun nome (e questo è abbastanza preoccupante) di mercato; sembra che l'arrivo di Gesmundo sia destinato ad essere l'unico intervento ad una rosa apparsa un po' corta e deficitaria di fiato.
La discussione si è orientata piuttosto a risolvere i problemi interni ed a cercare un modo per sollevare gli animi e le prestazioni di qualche singolo che non sta rendendo come ci si aspettava: preoccupa ad es. moltissimo la scarsa prolificità del bomber Rainone, che forse sta pagando eccessivamente un abitudine a giocare distante dalla porta di crazyiana memoria.
Ma anche altri non sembrano gli stessi e la volontà è quella di riflettere sugli errori e cercare di fare con le proprie forze, di puntare su quegli elementi validi di cui questa squadra si è da sempre vantata, che non possono aver evidentemente disimparato tattica e tecnica del calcetto: è solo un momento e si sa che quando si tocca il fondo non si può che risalire.
Certo è che se ci sarà la possibilità di fare qualche acquisto da qui a marzo per rinforzare la rosa presidente e direttore sportivo si faranno avanti; il messaggio dall'ambiente ai tifosi è però chiaro: questo costante stare alla finestra non deve illudere nessuno e non deve rappresentare una promessa (forse vana) dell'arrivo di qualche altro calciatore.
Notti insonni, decisamenti poco tranquille, per il capocannoniere del gruppo Romagnani, frutto di un'attesa paranormale di ciò che gli sarebbe potuto accadere: il demone della squalifica si era già materializzato ma nessuno credeva potesse avere sembianze così mostruose e distruttive.
Due sono le giornate di squalifica per Romagnani Simone, tesserato della società bianco-oro: questo il verdetto. Un verdetto duro, assurdo ed ingiusto.
Questo giornale si era pronunciato contro il giocatore, costringendolo anche a rispondere a domande molto provocatorie, quasi a far capire che chi nel calcio sgarra deve pagare: una lezione di calcio, una lezione di vita.
A fine gara, lo stesso capitano Vannucchi aveva ripreso il proprio giocatore, ammettendo la gravità del gesto, ma aveva tranquillizzato lo stesso, affermando di aver parlato con il direttore di gara, il quale gli aveva confessato l'intenzione di una clemenza (squalifica di una giornata).
Clemenza che non è stata accordata; solo semplice falsità del direttore di gara o c'è di più?
A questo punto noi che ci eravamo schierati decisamente contro una combine di bassa e meschina fattura non sappiamo più cosa pensare.
La società non si è ancora schierata e non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Siamo certi che però qualcuno si presenterà in sede, magari con qualche certezza e meno dubbi, per darci qualche risposta.
Riteniamo che ciò però cambi poco la sostanza del discorso: al di là dei pensieri sul singolo, la squadra dovrà fare a meno del suo giocatore per due partite (rispettivamente Bizona e Crumino Island: peccato poteva essere una sfida Grottini-Romagnani, sulla falsa riga di una sfida Milito-Gilardino!) e questo preoccupa l'ambiente non soltanto per il buon rendimento attuale del ragazzo ma anche perchè è sicuramente uno dei più presenti e più attaccati alla maglia.

venerdì 5 febbraio 2010

Romagnani al veleno; si scusa, ma tuona: Adesso però parlo io

Quel cartellino rosso forse proprio non se l'aspettava Romagnani, che non avrebbe mai pensato di vivere da martire il giorno dopo del derby. Un cartellino che si tinge del color fuoco del carattere di Romagnani, a tratti vicace ma sempre decisamente corretto.
Ci si attendeva il ritorno alla rete ed è arrivata l'espulsione diretta: in 15 giorni l'atleta ha toccato il cielo (3 gol mai realizzati in carriera, calcio e calcetto) ed ha raschiato il fondo (mai un'espulsione diretta su un prato verde).
Il giocatore ha deciso però di non chiudersi del tutto in stesso ma di parlare a cuore aperto e leggero della situazione personale e collettiva.
D - Buongiorno Romagnani, iniziamo analizzando la partita: come è stato questo settimo derby della storia di queste due società in gare ufficiali?
R - Buongiorno a tutti. Beh, fin quando sono rimasto in campo, ho visto un derby molto contratto, due squadre a confronto che si studiavano ed avevano paura di scoprirsi troppo. Pian piano gli avversari hanno preso fiducia, consapevolezza e le misure e si sono resi pericolosi, ma il Toscana 2006 non ha affatto demeritato.
D - A noi ha impressionato questo nuovo acquisto. Ci parli di lui e come è stato accolto dai compagni.
R - Gesmundo è un ragazzo che si è inserito benissimo nel gruppo; ha capito subito il senso e lo spirito che anima questa squadra e si è calato nella logica collettiva con buon piglio e grande personalità. Si tratta per me di un buonissimo acquisto e di un talento puro, che deva ancora maturare ma ha tempo e modo di trovare continuità di rendimento.
D - Potrebbe essere l'arma per rialzarsi?
R - Penso di sì anche se tutti i giocatori devono contribuire alla riscossa.
D - Veniamo all'espulsione: i giornali non parlano d'altro e lei è al centro di un vortice di polemiche. Ci racconti come sono andati i fatti.
R - Anzitutto vorrei scusarmi con i tifosi per il comportamento che ho tenuto: nessuno merita di essere preso in giro, ma loro sanno la passione che ho per questi colori. Ho giurato fedeltà a questa maglia e non mi tiro indietro di fronte alle prime difficoltà.
D - Infatti i tifosi bianco-oro (almeno una netta maggioranza dei supporters bianco-oro) l'hanno compresa e sostenuta con cori a suo favore e di scherno nei confronti dell'arbitro.
R - Infatti sono stupendi e penso solo a fare del mio meglio per ripagarli del loro amore e per vendicare questo spiacevole quanto isolato episodio.
D - Anche se qualche giornalista ha sottolineato che lei sarebbe, in qualche modo, recidivo (ricordiamo l'episodio delle zebre).
R - Non devo dimostrare a nessuno ciò che sono e ciò che sono diventato. Credo di essere uno dei giocatori maggiormente corretti dell'intero campionato: ho sempre chiesto scusa per ogni fallo e ho sempre preso e dato botte con grande ardore ma anche con grande lealtà. Sono il primo a dare la mano a tutti i giocatori avversari ed al direttore di gara al termine di ogni partita. Non voglio autoelogiarmi, sono cose normalissime, ma che per me hanno un valore fondamentale: fanno tutte parte di quel percorso di maturità che da calciatore e da uomo mi sono autoimposto.
D - Però ci è ricascato.
R - Forse la mia è stata una frase sbagliata, detta nel momento sbagliato.
D - Ci racconti ciò che è successo, altrimenti i lettori non comprendono.
R - Devo necessariamente fare una premessa: tutti sanno l'importanza e la delicatezza di quella che dovrebbe essere una partita come le altre ma che di fatto non lo è. La tensione era comunque alta, la partita equilibrata e i tre punti di fondamentale importanza. La rabbia e la voglia di far valere le proprie ragioni nasce da un mancato corner che anche un bambino avrebbe visto, ma che l'arbitro inspiegabilmente ha negato, e da continue botte di dubbia correttezza mai sanzionate nemmeno con un richiamo verbale. Poi il fatidico fallo laterale...
D - Mancato rispetto della distanza...
R - Non solo anch'esso non punito con il cartellino giallo (come da regolamento) ma addirittura non visto: eppure l'arbitro era a pochi metri. Cosa stesse pensando non lo so... Sta di fatto che ho perso le staffe e lì il brutto gesto.
D - Lei reputa giusta l'espulsione?
R - Beh da regolamento non fa una piega: mi mandi a quel paese, in qualsiasi modo, ti sento, vai a fare la doccia. Però credo che un regolamento, come una qualsiasi legge che c'è deve essere interpretata ed un arbitro deve essere bravo e diligente da saperlo fare.
Molte sono le attenuanti che riscontro; indubbiamente e anzitutto la partita sostanzialmente corretta fino a quel momento, senza grossi falli proteste: espellere un giocatore alla prima frase fuori posto è un tantino eccessivo (anche perchè sia in serie A che a calcetto le partite dovrebbe finire con inferiorità numeriche considerevoli). Inoltre un arbitro deve comunque tenere presente dell'importanza della sfida e del sentimento che ha animato la vigilia e la gara stessa: insomma è un derby e per giunta uno scontro salvezza: buttare fuori un giocatore per qualche parola di troppo in un clima tutt'altro che disteso...
D - Insomma lei giustificherebbe il suo comportamento...
R - Le rispondo con una metafora: rubare una caramella in un bar è un reato e un comportamento deprecabile, che genitori dovrebbero punire, ma non si può sanzionare questo gesto con due anni di galera. La proporzionalità tra il comportamento e la reazione è fondamentale... E poi... Ho visto qualcosa che non mi è tornata molto.
D - Si tratta?
R - Beh come mai l'arbitro prima di darmi il cartellino ci ha pensato qualche secondo? Se uno si sente mandare a quel paese, offeso, prende immediatamente provvedimenti...
D - Con questo che vuol dire?
R - Niente di preciso anche perchè io sono un tesserato, ma la società lo sa come la penso e come la pensano anche i miei compagni. Quest'anno non siamo tutelati come gli anni passati e questo ci fa dispiacere e crea malumori anche all'interno dello spogliatoio. Forse questo errato e smodato comportamento è la mostruosa creatura ed il materializzarsi di un sentimento di vittimismo giustificato.
D - In effetti gli episodi e gli arbitraggi in questa stagione sono nettamente a vostro sfavore. Basti pensare ad Astone nella gara contro i Lobbini.
R - Diaciamo che non siamo molto fortunati.
D - Lei ritiene che il Toscana 2006 debba muoversi per ristabilire i contatti e lo stesso peso politico di prima?
R - Non sono io il destinatario di questa domanda. Io so che in settimana il presidente si è recato nella sede MSP ed ha parlato con Palmese, mostrando tutta la sua disapprovazione per l'andamento stagionale della sua squadra ma anche dell'intera organizzazione.
D - Ed i risultati?
R - I risultati sono quelli che avete visto ieri. Forse nella vita subire e stare zitti a volte conviene di più, anche se secondo me far valere le proprie ragioni non è mai sbagliato.
D - Quindi lei si schiera con la società?
R - Io faccio parte di questo progetto da tre anni e sono fiero di essere qui; non voglio andare via e non voglio pensare ad altre destinazioni. Ho trovato compagni di gioco che sono prima di tutto amici veri fuori dal campo, con cui condivido momenti belli e brutti. Qualcuno è quasi un fratello per me. Inoltre la società, ho letto stamani, ha diramato un comunicato e colgo l'occasione per ringraziarla per avermi compreso. Ma sono conscio che l'ambiente è con me.
D - Una domanda scottante: lei sinceramente crede che ci sia un disegno per penalizzare il Toscana 2006?
R - Sorrido perchè a questa domanda sinceramente non so cosa rispondere. Vorrei sapere come mai questo accanimento contro di noi, da un giorno ad un altro: non sto parlando adesso dell'espulsione ma di un trend negatico che ci vede protagonisti nostro malgrado; però forse parlare di disegno non è completamente giusto e un tantino prematuro.
D - Un'altra domanda scottante: lei nel dopo gara ha dichiarato: Guarda caso io espulso contro la squadra dell'organizzatore Palmese; chiedete se veramente mi avrebbero cacciato se la gara fosse stata contro Crumino Island? Parole dure, di invettiva dantesca, che richiamano il disegno che lei ha negato, almeno fino ad adesso...
R - Le ripeto non credo ci sia un progetto per far fallire l'annata bianco-oro, anche se io resto convinto che se gli avversari di ieri sera (mi scuso con Crumino ma è la prima squadra che mi è venuta in mente) fossero stati diversi, me la sarei cavata con un duro, acceso faccia a faccia e richiamo verbale, in cui mi si sarebbe ammonito della espulsione nel caso in cui avessi continuato a protestare e ad offendere; magari un "29 faccio finta di non averla sentita... La prossima volta quella è la porta!" Come succede sempre nel mondo del calcio professionista e non.
D - Un'ultima cosa: coglie questa occasione per scusarsi con Palmese, forse ingiustamente chiamato in causa?
R - Le ho gentilmente risposto a tutte le domande; preferisco non rispondere a questa. La mia conferenza stampa finisce qui. Grazie a tutti.
D - Grazie a lei e buon proseguo di stagione...
R - Grazie ancora e appuntamento alla seconda partita del girone di ritorno.

Comunicato della società nei confronti del proprio tesserato Romagnani Simone

Pubblichiamo qui di seguito il comunicato della società Toscana 2006 in merito all'espulsione del tesserato Romagnani Simone, al 14' minuto della sfida contro l'Atletico Maracanà.
"La società Toscana 2006, preso atto dell'atteggiamento errato e decisamente antisportivo del proprio tesserato Romagnani Simone, comportamento che avrebbe potuto arrecare un danno irreparabile in una partita così delicata, reputa altresì che sia sufficiente solo un richiamo all'ordine ed all'intelligenza, considerando il gesto un incidente in un percorso di maturazione di un ragazzo che, in questa stagione, ha sempre dimostrato serietà e nobilità d'animo.
La società rinnova la fiducia nel proprio giocatore e in ogni altro tesserato, auspicandosi e ammonendo che la lealtà, la correttezza in campo e l'amore per questi colori siano e continuino ad essere i fattori determinanti che aninano l'intero ambiente bianco-oro".

Toscana 2006 vs. Atletico Maracanà 1-2: Rossi di rabbia e di vergogna

La vendetta di Palmese è servita. L'attaccante amaranto segna e si diverte e rigenera la sua squadra, apparsa ancora un po' contratta ma in netto miglioramento.
Per il Toscana 2006 l'ennesima sconfitta, con qualche strascico inevitabile e molteplici polemiche a fine gara, indice anche di un malcontento generale, ma anche figlie di un'incapacità latente di trovare la via del gol.
E dire che la compagine bianco-oro ha imposto un gioco mai banale, con fraseggi, passaggi di prima ed a memoria; il tema della partita è stato sostanzialmente questo: tanto gioco prodotto dagli uomini strisciati ma maggiori occasioni da rete per il gruppo maracanense.
La solidità difensiva, la lucidità e l'agilità di alcuni elementi e la vena realizzativa e carismatica di Palmese hanno dominato ed alla fine il risultato di 2 a 1 è sembrato forse un po' stretto al Toscana 2006, ma inevitabilmente giusto.
Da fare due importanti annotazioni: la prima riguarda la stupida ed evitabile esplusione di Romagnani, reputata da qualcuno eccessiva ma ma comunque diretta conseguenza dell'essere ancora vittima di stesso e di quei problemi che tutti noi ci auspicavamo superati, al 14' del primo tempo, che ha lasciato, fortunatamente senza grosse conseguenze, la squadra in quattro uomini per due minuti; la seconda attiene all'ottima prova fornita da Gesmundo, capace oltre che di segnare la rete della speranza, anche di impensierire più volte la retroguardia avversaria con cavalcate devastanti e incontrastate e pregievoli tiri che avrebbero meritato maggior fortuna.
Per il Toscana 2006 si attende una settimana di critiche e un periodo di riflessione: molte cose non vanno ed Oliverio e compagni lo sanno. Adesso si testerà la maturità di questo gruppo, il saper rialzare la testa dopo un momento difficile (ricordiamo che il Toscana 2006 al momento sarebbe retrocesso, ricoprendo la terzultima posizione).
Al giro di boa il campionato vede il Toscana 2006 terzultimo e virtualmente retrocesso, posizione e situazione che mai nessuno avrebbe immaginato ad inizio stagione.
Altrettamento vero che, con il buon innesto ed un mercato ancora aperto, e sopratutto con il gruppo che si sta ritrovando ultimamente quasi ogni settimana a giocare pressocché con gli stessi calciatori, tutto potrebbe cambiare: la possibilità di una svolta parte già dal prossimo turno, che vede gli uomini di Romagnani affrontare un'altra squadra in condizione altalenante: vincere diviene fondamentale; un trionfo per potrebbe far dimenticare il derby, far riprendere fiducia e cancellare i fantasmi e gli scheletri di un armadio pieno di ricordi belli ma da riordinare.

mercoledì 3 febbraio 2010

L'inferno e il paradiso: il derby della tensione

Ancora una volta derby. Ancora una notte da brividi. Leoni o agnelli? Sarà il campo a dirlo... Una partita qualunque? A leggere la classifica sembrerebbe tale, più importante che bella, uno scontro tra due vecchie glorie che hanno poco da regalare a questo campionato. Tuttavia gli stimoli e la posta in palio sono altissime: un girone di andata sottotono, qualche dissidio interno, punti persi per la strada e percorsi parelleli ed entrambi in salita fanno di questa sfida la più importante e suggestiva dell'ultima uscita. Vietato sbagliare. Vietato partire vincitori o perdenti, sentirsi padroni di un qualcosa che solo i sogni e la volontà suggeriscono di avere.
Se a questo si aggiunge che il caldo match tra Bizona e Randagi è finito in parità (3 a 3), si potrebbe validamente aggiungere che Toscana 2006 vs. Atletico Maracanà è da seguire.
Molti i temi scottanti: il ritorno di Palmese dopo 15 giorni di assenza nelle file avversarie costituisce un pericolo in più per maturità, carisma ed esperienza, colmando le lacune di una compagine troppo giovane, poco aggregata (molte le uscite e le new entry nel mercato di Agosto), che spesso ha mostrato sfortuna ma anche evidenti limiti.
Gli 8 punti collezionati in 12 partite sono un mezzo fallimento su cui neppure il più ottimista dei bookmakers avrebbe scommesso. Ecco perchè questa partita come motivo di orgoglio e di rilancio.
Una battaglia che vede molto interessata anche la squadra bianco-oro guidata da Romagnani, che in settimana si è detto soddisfatto per la prova contro la ben più quotata Lutex (i ragazzi hanno resistito per più di un tempo, rischiando anche di chiudere la prima frazione di gara in vantaggio), ma che è visibilmente preoccupato per una classifica che latita e un gruppo sempre più sfoltito e carente di elementi interessanti. Il Toscana 2006 è infatti forse la società che avrebbe maggiormente bisogno di un ritocco finanziario e strutturale e qualche altisonante colpo di mercato (anche se i giorni passano e le scadenze si avvicinano). L'innesto di Gesualdo ha dato vivacità alla manovra ed ha apportato qualche variante su cui il mister dovrà lavorare molto; insomma rappresenta una buona alternativa, anche se sarebbe ingiusto attendersi una svolta grazie a questo calciatore, sobbarcandolo di eccessive responsabilità.
Occasione fondamentale per ritrovare la concentrazione ed i punti che mancano da troppo tempo.
Capitolo tifosi. Nei giorni scorsi si era paventata l'ipotesi di una gara con restrizioni di pubblico e con tessere del tifoso per i supperters delle due squadre, data l'accesa rivalità tra tifoserie. Stamani si è pronunciato sull'argomento il prefetto che ha escluso ogni limitazione e ha auspicato un "civile incontro a cui possono partecipare grandi e piccini".
Ci sentiamo di condividere le parole del prefetto: anche se la partita è delle più sentite (i derby sono derby) tutto deve scivolare nel gioco e nel divertimento; il malcontento dell'ambiente non deve sfociare in scene poco esemplari e negative sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco.
Già dalla giornata di ieri i biglietti sono esauriti e i ritardatari possono arrivare allo stadio sperando nella vendita degli ultimi tagliandi.
Di questa sfida ha parlato Palmese, che si è detto fiducioso: Nelle grandi partite riusciamo ad esprimersi sempre al meglio; vogliamo regalare i tre punti a nostri tifosi; Romagnani replica promettendo gioco e chissà un gol per confermarsi capocannoniere della squadra (ricordiamo che era diffidato contro la Lutex ma il "tanto agognato" cartellino giallo da parte del factotum del Maracanà non è arrivato!).
Veniamo alle convocazioni; mister Romagnani ha varato il settebello per questo incontro: Vannucchi; Bianchi; Oliverio Simone; Oliverio Antonio; Romagnani; Gesualdo; Rainone.
Buon derby a tutti.