lunedì 30 marzo 2009

Conferenza Live. Parisi: Umiltà e consapevolezza, le armi per diventare grandi!

Il nostro giornale raggiunge un traguardo importante (200 blog), ringraziando di cuore tutti coloro che ne sono appassionati e seguono con grande dedizione e cura i passaggi della squadra bianco-oro e del campionato di serie C1 dell'MSP.
Significativo e estremamente di impatto è il fatto che vogliamo tornare alla Conferenza Live, dopo alcuni giorni di silenzio di giocatori e staff.
Venerdì sera, infatti, ha parlato mister Parisi, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione tecnico-societaria del Toscana 2006. Lasciamo quindi spazio alle parole dell'allenatore.
D - Buonasera Parisi e complimenti per la vittoria. Vendetta dolce vendetta?
R - Buonasera a voi e grazie per i complimenti. Non voglio parlare di vendetta: rispetto a quella d'andata è stata una gara molto diversa. Sicuramente siamo stati più convinti e lucidi, ma l'assenza di Palmese e dell'abilissimo portiere Aufiero è stata determinante. La partita è stata da noi ben interpretata e giocata con discreta scioltezza, ma abbiamo commesso alcuni errori di troppo e ci siamo rilassati due volte, correndo il rischio di rovinare tutto quanto costruito sapientemente. Vorrei la concentrazione da parte di tutti per 40 minuti.
D - A che punto sono i suoi giocatori fisicamente?
R - Ho visto un Greco in forma ottimale, un Bianchi eccellente da un punto di vista fisico, con un ruolo che oramai interpreta al meglio; Norelli, Luchetti, Rainone standard. Vannucchi è apparso un po' appannato e so che può fare meglio. L'unico di cui mi lamento sono proprio io.
D - Ritiene che l'attuale posizione in classifica rispecchi le reali potenzialità della vostra squadra?
R - Come già più volte detto, siamo una giovane e nuova realtà, piena di nuovi elementi e abbiamo pagato i cambiamenti. Recrimino per le potenzialità, che ritengo essere minimo da sesto posto. L'anno dei mutamenti è però passato: l'anno prossimo voglio la consapevolezza di noi stessi e della nostra forza.
D - Andiamo al futuro: cosa ci può dire sul progetto?
R - Innanzitutto il futuro passa dal reintegro a tempo pieno di Romagnani come Presidente. La nostra arma in più saranno i giovani promettenti (confermati) e due o tre ragazzi (nuovi) di esperienza per creare un mix micidiale.
D - Quindi tutti presenti?
R - Per rispondere completamente a questa domanda ci vorrebbe il Presidente... Ai nuovi ci tengo, sono cari amici e brave persone: in campo, poi, sono due veri e propri cavalli di razza.
D - Dispiace tornare ai soliti discorsi, ma la cronaca è fatta per essere commentata: della litigata tra Oliverio e Vannucchi che ci dice? Cosa l'ha ferita maggiormente?
R - Vedere due amici litigare e ledere il valore primario dell'amicizia.
D - Cosa avrebbe fatto nei panni di entrambi e del presidente?
R - Non è semplice rispondere a questa domanda, bisognerebbe vivere le situazioni. Certamente il presidente è stato messo alle strette ed io avrei fatto la stessa cosa. Per quanto riguarda i due ragazzi, c'è stato un errore da parte di entrambi, ma credo e spero che vi siano margini di chiarimento e di appianamento della situazione.
D - Un'ultima domanda-curiosità: alcuni giornali nazionali la indicano fortemente come sostituto di Romagnani sulla poltrona presidenziale. E' nell'aria una salto di organigramma per Parisi?
R - Mi viene da ridere: di presidente ce ne è uno solo! Io sono e sarò solo allenatore (ed ovviamente giocatore).
Ringraziamo pertanto il mister del Toscana 2006 per la saggezza e la chiarezza delle sue dichiarazioni.

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