venerdì 27 febbraio 2009

L'eco dei sussurri di mister Parisi

Seduto in panchina e pronto ad alzarsi e cambiarsi d'abito per dare un pizzico di fantasia alla trama offensiva, Parisi è uno dei personaggi che silenziosamente hanno rivitalizzato la rincorsa al 5° posto, che significherebbe play-off.
La scalata alla classifica non è certo facile da compiere, e chissà se ha mai o da sempre avuto forma nella enigmatica mente del mister. Un gentiluomo che di obiettivi non vuole parlare, anzi lascia nel mistero, quando afferma "dirò quel che ho sempre pensato quando tutto sarà finito".
Quando si sedette per la prima volta sulla panchina lasciata sgombra dal factotum Romagnani, i dubbi erano più delle certezze. Si trattò di una scelta forzata per risolvere problemi di abbondanza e di gestione dello spogliatotio? Forse.
In ogni caso il 23enne di Galciana non si tirò indietro, anzi si calò subito nella parte del commissario tecnico, che come prima cosa doveva saper saggiamente gestire le convocazioni.
I risultati non saranno stati fin oggi esaltanti, ma il gioco è migliorato e qualche punto è stato conquistato.
La piazza è ancora incerta sul mister: si tratta di un uomo che manifesta raramente i propri sentimenti, che vive l'agonismo della partita dentro di sè, che quasi mai alza la voce. Ma questo stesso uomo, sa con la propria flemma smistare consigli da custodire segretamente, smorzare la tensione nel pre-partita, fare il duro quando serve.
Si è parlato tanto dei paragoni: non ultimo Giampaolo, ma anche Allegri.
A mio parere ricorda Donadoni : in bilico a prescindere dalle scelte e dai risultati, cacciato dal più bel Livorno di sempre e da un Europeo perso ai rigori, ma sempre sereno poichè consapevole della propria condizione.
Nel summit di mercato svoltosi dopo la partita di martedì, dopo che nelle settimane precedenti si era vociferato della successione di Santopietro, Parisi è sembrato come non mai, il vecchio nome nuovo per la prossima stagione.
Adesso ci sono queste ultime cinque giornate, poi play-off o play-out.
Il tempo ci svelerà se i sussurri di Parisi nello spogliatotio e a bordo campo saranno soltanto un bel ricordo o una voce chiara e mai così forte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ringrazio sentitamente tutto lo staff, dai consiglieri al presidente, ai giocatori, per gli attestati di stima che hanno sempre dimostrato nei miei confronti, sia a livello socetario che a livello umano. Sono orgolglioso di far parte di questo gruppo di ragazzi fantastici e mi impegnerò al massimo per far rendere questa squadra per quelle che sono le sue reali potenzialità! Un ringraziamento particolare va a christian, autore dell' articolo.... il paragone con Donadoni è forse il più azzeccato. Grazie Cri!!