venerdì 12 dicembre 2008

Parisi-Oliverio: pace fatta!

Il vento, con forza, può spezzare gli alberi e rompere gli equilibri naturali esterni e scuotere i cuori assopiti e timorosi dei più, ma riesce a mettere in fuga le nuvole, che sembrano scappare, impaurite da un nuovo sole che è pronto a tornare a brillare su tutto il creato.
Potrebbe essere un'opera di un poeta alla ricerca di gloria o di felicità, più probabilmente di qualche euro, ed invece non lo è.
E' l'effetto di un gol. Un misto di emozione, il brivido di un istante avvolto nella fissità dell'eterno.
E' il sentir gonfiare la rete come un cuore, che non ha mai smesso di battere e di sussurrare alla vita un suadente Ti amo!
Quegli occhi che si incrociano, quegli attimi da assaporare lenti ed indimenticabili.
Le braccia si uniscono vicendevolmente e suggeriscono alle anime di viaggiare all'unisono verso le segrete vie della pace.
Una pace che sembra ufficialmente e finalmente sbocciata tra Oliverio e Parisi.
Un gol, che sa di tranquillità, di liberazione. E anche se questa parola forse ha un qualcosa di politico, per una volta, senza colori e ideali, siamo pronti a giurare che i due sono pronti a iniziare una nuova esistenza, una amicizia più vera, fatta di maggiore comprensione e sempre grande rispetto per l'impegno ed il lavoro reciproco.
Il palo aveva poco prima stretto in gola il grido di gioia a Norelli, il Ben regionale, quasi a volerlo oltremodo punire di un qualcosa, di quel qualcosa che è stato chiarito.
Il destino non sceglie la stessa sorte per il vicecapitano che si inventa un diagonale millimetrico. E la rete si gonfia e rimane estasiata, ammiccando al giocatore che potrà contare, d'ora in poi, sempre (o quasi) contare su di lei.
Speriamo che questa magnifica sorte sia di impulso ad una stagione nuova, fatta di chiarezza e di grande solidità. L'unione fa la forza, la forza è dentro ognuno di noi, ma spesso senza la fiducia degli altri e di chi vuol veramente bene non si riesce a tirare fuori, perchè meschina si nasconde quasi, infantilmente, a non farsi trovare.
Che bello quando finalmente si può riuscire ad esclamare che grazie al gruppo ed alla compagnia si è ritrovato la fede e la retta via che sembrava smarrita.
La strada è ancora irta e tortuosa ma adesso è un po' meno sdrucciolevole di prima.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ke cavallo...un filosofo d'altri tempi..ahahah!!! no apparte gli skerzi bella davvero...complimenti

by pato

Anonimo ha detto...

cmq lunedi sera nn lo so se ci sono...diciamo ke lo danno a 2,00 alla snai..eheh...vedrò di esserci ma ho diversi impegni cn la scuola!
ciao ciao

by pato