giovedì 28 maggio 2009

Voti relativi alla finale: Romagnani chiude le tende, Oliverio grida ai suoi "Libertà!"

Ecco i voti relativi alla finale tra Toscana 2006 e Startit (voto al mister 6,5)
VANNUCCHI 6 - Patisce le pene dell'inferno ad inizio partita quando Montella ed i suoi attaccano e creano palle gol a ripetizione. La pentola delle emozioni si fa fin da subito ciotola, poderosa e impermeabile dalle sensazioni e dagli spruzzi energici della finale, mescolando irosa miscela ad impegno gradito. Il risultato è una contrariata, seppur egualmente felice faccia supplichevole, anche se non ha veramente niente da farsi perdonare. LITTLE MIX
BIANCHI 6 - Quando sei abituato ad arginare fiumi cittadini che attraversano tranquilli città e quasi le arredano con il loro letto, tutto è semplice; quando però è da costruire una diga perfetta ad un torrente di montagna, sceso dalle cascate ed abituato a distruggere ciò che incontra e si getta sul suo cammino, la cosa si fa più dura. Cerca di non far passare acqua, ma in serata come quella e con avversari del genere, occorre anche l'esperienza consolidata di un solido ruolo. GENEROSO
OLIVERIO A. 7 - Il migliore della squadra bianco-oro in. La sua rabbia ed il suo modo di giocare fanno venire voglia di stringersi a lui, abbracciarlo come un fratello che parte per una guerra e non sa se e quando tornerà. Un silenzio assordante accompagna la sua entrata in campo, ben presto i massi su cui ha camminato ultimamente si trasformano in un tappeto di vite e di rose rosse che solo l'eleganza e la voglia di divertirsi vincendo sanno regalare. BRAVEHEART
SANTOPIETRO 6 - La sconfinata stima del mister è stata la sua assoluzione e la sua condanna. Maturità e costanza di rendimento non mancano mai, come l'aggressività, vero sigillo del suo carattere dentro e fuori dal campo. A volte però sembra che abbia i soldi e la testa ma non la necessaria fantasia per regalare a Parisi qualcosa di oltremodo importante. A volte però non occorre donare la luna per far capire quanto importante per te sia una persona o un progetto, ma anche quella fetta di spazio e di amore, infinitesimale, può essere sufficiente. ANIMOSO
NORELLI 6,5 - La sua prova è stata buona ma non impeccabile. Aveva prenotato da tempo un posto al ristorante della sua carriera, da condividere con amici e persone che hanno da sempre creduto in lui. Così si è dovuto sedere da solo a quel tavolo ripensando a quello che è stata questa stagione, forse malinconico di quello che avrebbe potuto essere ma non è stato. Non sa però che quella città che osserva di lontano, che adesso dorme, sazia e triste, lo sta aspettando per una nuova brillante avventura. BARLUME
ROMAGNANI 6 - Vive forse male la partita più importante della stagione, tra l'incerto presente e la paura per il domani ed il futuro remoto. Il gruppo, le risate, il prepartita lo rendono schietto e reattivo, quasi vagamente sorridente e sembrano l'anticamera di una giornata di sole di mezza estate. A disturbare la quiete il suo ingresso in campo sul punteggio già di due a zero, chiamato a fare le veci di chi con il gol c'è nato fratello. Le prime piogge calde di fine agosto però rinfrescano più che preoccupare e la sua rabbia è benefica perchè porta ritmo e adrenalina.
Poi però le nubi di un settembre di angoscia e di pensieri adombrano definitivamente la sua mente e la Cartaia. Espulso nel finale. Due giornate di squalifica. Da scontare il prossimo anno? SETTEMBRINO
LUCHETTI 6 - Il rossore degli occhi e il vivace colore dell'anima. Gli uni lo specchio degli altri, in un vortice di "Vorrei, non vorrei, ma se vuoi...". Cambia pelle, ma non cambia vita. Cerca la gioia personale e la gioia collettiva, ma la sfortuna e la scarsa vena della serata cancellano quello che di sano c'è nel the best bomber. Ancelle e meretici le voglie, bisogna non cadervi con tutti e due i piedi. GOLOSO

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