La notte porta consiglio. Dopo lungo cogitare, il Presidente è giunto ad una decisione irrevocabile. Dolorosa ma irrevocabile: dolorosa perchè si è trattato di prendere atto di una situazione difficile, anche se non drammatica.
Ricorderete tutti che la pellicola della nostra avventura si apriva con un quesito, di fondo, prematuro, anzi direi quasi azzardato, dato che nessuno era a conoscenza della reale forza degli avversari che saremmo andati ad affrontare: Serie C1 o Serie C2?
Le forzate prese di posizione e i commenti a caldo furono per l'alto dirigente un motivo quasi di scherno, ma di profonda motivazione nel cercare il più presto possibile di esprimere un'opinione al riguardo. Davanti a lui si ponevano gli occhi entusiasti dei nuovi e il rigore e la pacatezza del capitano Vannucchi, sempre fermo nella sua idea di prendere parte alla serie minore.
Il Presidente promise allora di voler aspettare: forse vedere le prime partite del precampionato e l'esito di qualche amichevole avrebbe giovato a chiarire le sue idee, alquanto confuse.
I risultati di un precampionato agrodolce che ormai è in direttura di arrivo e le preoccupazioni di una nuova stagione alle porte non hanno lasciato dubbi: siamo una piacevole e concreta realtà da Serie C2. Realtà, perchè ancora i crismi di una vera e propria squadra non ci sono (almeno in campo non si sono visti, se non in piccola parte). E non si guardi, badate bene, solo ai risultati che, in fin dei conti, non sono stati disastrosi, neppure alle prestazioni altalenanti ma a tratti anche positive. Ma si guardi ad un crogiuolo di fattori che giocano ognuno un ruolo significativo.
Le novità, come si sa, sono veleno mieloso e dolciastro, che lasciano in bocca un gusto frizzante, positivo e energico, ma sono soggette a ripercussioni: la paura e l'impressione è che da una scelta azzardata non si possa, inevitabilmente, più tornare indietro. Il bivio, se oscuro, attira gli spavaldi, ma inghiottisce i deboli. O meglio i deboli che si credono (senza ancora aver dimostrato di esserlo) invincibili.
Poco c'è da dire sul dato comportamentale (ove molte cose sono da rivedere, ma non mi sembra questa la sede per approfondire un discorso che merita maggiore attenzione), molto c'è da dire sul piano tecnico. Molti dei membri della squadra (vecchi e nuovi) ancora non hanno trovato una quadratura nel gioco e negli schemi dei bianco-oro-nero. I vecchi, ancora, ancora non hanno capito come fare da chioccia ai nuovi; quest'ultimi non hanno una precisa collacazione in campo e spesso avanzato proposte di schieramento alquanto astruse. Oltre ad essere indietro con la preparazione. Il mister non è sicuro di quando riuscirà ad avere tutti i giocatori almeno ad un 70% della forma, e non si vuol neanche esprimere.
Scommette ed è pronto a fare bene, benissimo in Serie C2, una serie che spetta, tra l'altro di diritto. Ed è pronto a scommetterci anche il presidente, che molto si aspetta dalla neonata realtà.
E chissà che questo gruppo non diventi un giorno una gloriosa squadra.
Ricordate che è sempre meglio scommettere che giocare d'azzardo!
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4 commenti:
no dai la c2 no!!!!!è una cosa triste :(
Finalmente il presidente. Simone. Adesso lo riconosco. Belle e colorite parole per una scelta ponderata.
Capitano
non abbiamo ambizioni! che tristezza!
ciao cari ragazzi, mi sembra che il vostro presidente abbia fatto un ragionamento giusto e sincero.... magari un anno di esperienza in più gioverà a tutti voi che siete una splendida nuova realtà.... io, che faccio parte di una squadra di eccellenza, la gelateria panna & cioccolata, sposo in pieno le parole del vostro presidente, e vi faccio i miei più sinceri IN BOCCA AL LUPO per il campionato....
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