lunedì 6 aprile 2009

Voti relativi alla gra contro Forno Fioravanti: Parisi e il suo personale spot al calcio

Nello scusarsi per il ritardo della nostra testata, ecco i voti relativi alla gara contro Forno Fioravanti.
VANNUCCHI 8 – Gli assalti di un manipolo di contadini in rivolta, scontenti per le troppe vessazioni e per una vita di stenti sbattono contro un fortino sigillato, sapientemente eretto dal Toscana 2006. complice una superba prova dell’estremo difensore, che sembra essere l’ultimo a riporre le armi e a lanciare strali di battaglia. Fa apparire semplici anche le parate più complesse. Sul gol vede partire in ritardo il pallone, è sorpreso ma incolpevole. SICURO
BIANCHI 7 – Se la squadra ha subito una unica rete è anche per merito suo. Spesso solitario difensore in mezzo ad un groviglio di gambe nemiche; se la cava alla grande, costellando la sua gara di perfetti anticipi, aggressivi (ma mai cattivi) contrasti e eccellenti e pungenti ripartenze.
Se è vero che a volte si incaponisce ancora un po’ troppo, riesce altresì a mantenere una buona lucidità in ogni azione da lui imbastita. Vive un momento magico, da re dell’oscurità cosparsa di scheletri e ossa fatte a brandelli dalla sua furia agonistica. CANE DA GUARDIA
PARISI 7,5 – Il motto era “Divertirsi!”. Il fantasista del Toscana 2006 ha insaporito il monito di divertimento rendendolo veramente spirito generale e generalizzato. Quando tocca il pallone, tutti si chiedono cosa inventerà e si apprezzano le facce preoccupate degli avversari e stranite ad ogni giocata. In serata di grazia, gli riesce tutto o quasi, dribblando, trovando la porta e aiutando anche la difesa (importante il suo salvataggio sulla linea di porta). Uno spot per grandi e bambini, per chi si appresta ad iniziare la propria avventura e per chi medita di interromperla. La sua gara è la fotografia di un calcio giovane, affetto da una malattia incurabile, che si commuove quando qualcuno gli mostra come era e gli tributa ancora un battito di cuore che vale più di mille medicine. ANIMA
NORELLI 8,5 – Senza dubbio la migliore partita da quando è in maglia bianco-oro. Corre come un dannato inseguito dai propri peccati, attacca gli spazi e ci si butta a capofitto, senza pensieri ed alibi. Dispensa assist illuminanti e realizza gol che lasciano tifosi e giocatori a bocca aperta. I talent scout golds sono stati bravi ad aggiudicarsi il cartellino del ragazzo dei campini (che adesso vale almeno il triplo), che è cresciuto in tecnica e consapevolezza. Nessuno credeva che dagli scarti e dai pezzi di ricambio di un angolo dimenticato di una carrozzeria potesse venire fuori una sgargiante Ferrari, a bordo della quale non è più impossibile inseguire un sogno. MIRACOLOSO
OLIVERIO A. 6,5 – La quiete dopo la tempesta. Il mormorio impercettibile, quasi silenzioso del mare che Antonio stava ad osservare per ore, cercando risposte e scuotendo la testa: la terra era lontana e nessuno lo avrebbe salvato dalla solitudine agognata ma ingombrante. Poi improvvisamente un segnale, una bottiglia con un messaggio: Oliverio convocato.
Capisce subito che vale la pena di tentare di salvarsi e riabbracciare quello che stava perdendo: tornare per saldare i conti e per riprendersi tutto. Ma le ferite sono ancora troppo fresche e difficile è nuotare anche in un mare tranquillo; le onde minacciose della tempesta che lo ha scaraventato in quell’isola sono ancora un ricordo vivo, che non è semplice da scrollarsi di dosso. Le ferite si possono rimarginare: la voglia di dimostrare e la volontà di ricominciare a sentirsi intoccabile c’è. Gli ingredienti ci sono, dire “Basta!” si può. CORAGGIOSO
ROMAGNANI 6,5 – Il futuro bussa alla sua porta come un rebus da risolvere in fretta per dargli un volto. L’”avvocato” Romagnani trascorre tutto il primo tempo alla scrivania dei pensieri, cercando affannoso la soluzione in norme antiche di un vecchio codice non aggiornato. Il suo sudore del primo tempo è più mentale che fisico: corre tanto, ma a vuoto; cercato poco dai compagni che capiscono che per lui non è giornata. Percepisce che la sua salvezza è legata ad una chiave nascosta nel buio della propria anima. Serra gli occhi e scopre l’incognita: solo dopo aver visto la palla da lui calciata attraversare la linea di porta si accorge di essere fuori da un infinito tunnel e può godersi la meritata luce. RIFLESSIVO
GRECO 7 – Segna altri due gol, lotta senza esclusione di colpi. A volte appare un po’ meno lucido del solito in fase di appoggio, ma la sua crescita è stata esponenziale. Il suo gol in pallonetto al portiere in uscita è una chicca con dedica al mister.
Recita bene ogni copione: interpreta sempre meglio la parte del bomber e sa cosa vuol dire sacrificarsi per la squadra. Non sarà mai un Proietti del teatro o un De Sica del grande schermo e forse non vincerà alcuna statuetta, ma il suo Oscar lo Stefi l’ha già vinto. MATURATO

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