sabato 11 luglio 2009

Conferenza live: Romagnani e la voglia di ripartire

Preoccupazione ma anche tanta speranza e convinzione. Questo è ciò che traspare dallo sguardo vigile e fisso al futuro della sua società di Romagnani, che gentilmente si prestato, in questi giorni concitati di mercato, a rilasciare questa interessante intervista.
D - Buonasera Romagnani e complimenti per il secondo posto in campionato.
R - Buonasera a voi e la ringrazio dei complimenti, anche se andrebbero fatti a tutti i giocatori che hanno vestito questa maglia la scorsa stagione: è la vittoria di tutti.
D - Partiamo dalla Summer Cup: un pareggio, due sconfitte ed una sola vittoria peraltro con una squadra sulla carta più debole del Toscana 2006, cosa sta succedendo?
R - Questa domanda me l'aspettavo ed è di non semplice ed univoca risposta. Innanzitutto occorre dire che le sconfitte sono arrivate con squadre molto forti e di livello superiore rispetto a noi.
Se a questo si aggiunge il clima che si respira all'interno dello spogliatoio in questo periodo...
D - Ecco volevo arrivare proprio a questo: mi spiega come è possibile che una squadra che ottiene un così bello e insperato piazzamento in campionato possa pensare di sfasciarsi?
R - Chi conosce il lavoro che ho condotto, direi bene (non so che ne pensate voi), in questi anni sa che quello che ha da sempre caratterizzato la società bianco-oro non è l'ambizione (che non deve mancare mai ed è il sale del campionato), ma la voglia di stare insieme e di condividere tutto o quasi dentro e fuori dal campo. Mi sono accorto che questi valori di legame e di amicizia andavano perdendosi e per questo ho deciso, magari in ritardo, magari avrei dovuto farlo prima, di riprendermi in mano quello che non potevo veder morire davanti ai miei occhi.
D - Qual è stato il momento in cui ha pensato da giocatore e da presidente che questa non avrebbe più potuto essere la strada del Toscana 2006?
R - Da giocatore da quando non ho sentito la stima nei miei confronti da parte di alcuni compagni.
Da presidente ho sempre ritenuto che motivi di legame personale e numerici avrebbero spinto necessariamente a fare due squadre: non sono stato ascoltato e queste sono le normali conseguenze.
D - In che rapporto siete tra di voi adesso?
R - Beh gradirei non rispondere a questa domanda anche perchè va aldilà del semplice calcetto: le posso solo dire che da un punto di vista calcistico, siamo separati in casa in attesa del divorzio. Le può bastare?
D - E come pensa di fare per ricostruire tutto da capo?
R - Intanto a questa domanda vorrei rispondere con un pizzico di provocazione e di velata malinconia. Mi dispiace dover ripartire da capo anche quest'anno, anche perchè l'anno passato di questo periodo Vannucchi e Oliverio A. si sono mossi sul mercato benissimo, acquistando un giocatore che adesso è nelle giovanili del Prato Calcio a 5 (Norelli) e un altro che è uno dei bomber più prolifici in circolazione, oltre ad un bravissimo ragazzo che è cresciuto molto soprattuto di testa. Dispiace perchè con questi effettivi siamo arrivati secondi e quest'anno non ci dovevano essere interventi sul mercato ed invece eccomi qui a ridefinire le posizioni di tutti.
D - Come intende muoversi sul mercato?
R - Intanto voglio capire chi fa ancora parte del progetto. Ci tengo, da un punto di vista personale e calcistico, a che alcuni di noi con i quali ho instaurato un rapporto di profonda amicizia e di legame rimangano al Toscana 2006 ancora per molto. Ecco perchè prima di parlare dei nuovi ho voluto rinnovare alcuni contratti e sono state fiero e soddisfatto delle conferme di alcuni validi elementi quali Luchetti, Bianchi e Oliverio S.. Ora è tempo di mettere però nero su bianco alcuni acquisti, il popolo bianco-oro lo merita dopo anni di sostegno e di amore.
D - E pensate in grande dato l'interessamento per Vettori...
R - La trattativa è condotta su iniziativa di Bianchi, mi auguro che vada in porto, anche se sarà non semplice.
D - Situazione Vannucchi?
R - Ho parlato con il giocatore e mi ha spiegato le reali intenzioni di non giocare l'anno prossimo.
Christian resta la prima scelta in porta e lui lo sa. Basta un colpo di telefono ed una frase: Io ci sono! e tutto è a posto. L'ipotesi allenatore la vedo in realtà più difficile, non tanto perchè non creda nelle sue qualità e conoscenze ma non garantirebbe, a sua stessa ammissione, una costanza di presenza, che un ruolo importante come il mister richiede.
D - La ringrazio per la collaborazione e per questa intervista. Buon lavoro e buona estate! Un ultima domanda: tra dieci giorni partirà per il Portogallo: ci potrebbe scappare qualche acquisto portoghese?
R - Grazie a voi. Tra dieci giorni partirò con la fidanzata destinazione Lisbona; vacanze, non lavoro.

Nessun commento: